Prosegue la lunga fase fredda sui paesi dell’Europa settentrionale, dove il vortice polare in persona continua a spingere nuclei di aria artica marittima dal mar di Barents in direzione della Lapponia, Finlandia e nord della Russia europea, dove si respira un clima già simil invernale. La discesa di masse d’aria piuttosto fredde, nei bassi strati, ha determinato un drastico calo dei valori termici. Soprattutto in vaste aree della Lapponia norvegese, svedese e finlandese, dove nelle ore notturne i termometri sono scivolati sotto la soglia dei -14°C -15°C, facendo registrare valori di circa -5°C -6°C al di sotto delle tradizionali medie del periodo.
In alcuni casi il notevole raffreddamento, iniziato ad opera della massiccia avvezione fredda che ha investito l’estremo nord del territorio scandinavo, è stato di seguito ulteriormente esacerbato dal considerevole effetto “Albedo” attivato dai suoli che sono stati recentemente innevati di fresco sulla Lapponia. Le prime nevicate stagionali, che nel weekend hanno tinto di bianco molti villaggi e località lapponi, a seguito del passaggio di brevi ma intensi rovesci di neve, prodotti sul lato post-frontale del profondo vortice depressionario colmo di aria gelida che fra sabato e domenica era rimasto ridossato alla penisola di Kola e al mar Bianco, hanno contribuito a raffreddare lo strato d’aria prossimo al suolo, comportando un intenso calo termico che ha fatto sprofondare i termometri, di colpo, sotto la soglia dei -8°C -10°C.
Ma in alcuni casi, nel cuore della Lapponia, grazie anche alle forti inversioni termiche incentivate dai cieli sereni e dall’indebolimento della sostenuta ventilazione settentrionale richiamata dal vortice artico, in allontanamento verso le coste della Russia europea settentrionale, le temperature minime notturne sono scese anche sotto i -12°C -13°C, facendo cosi archiviare i valori più bassi finora raggiunti in Europa, durante la prima fase della corrente stagione autunnale. Nei giorni scorsi la prima nevicata ha imbiancato pure Rovaniemi, la città di Babbo Natale, mentre i fiocchi bianchi sono scesi fin sulle coste del Finnmark e sulla città di Tromso, nel nord della Norvegia, al di là del Circolo Polare Artico.
Il freddo perdurerà anche nei prossimi giorni, coinvolgendo soprattutto la Lapponia e il nord della Russia europea, dove i termometri scivoleranno abbondantemente sotto la soglia dei +0°C, con minime sotto i -10°C -12°C durante le ore notturne. Tra oggi e domani nuove nevicate sparse, a tratti anche a carattere di rovescio, imbiancheranno le aree settentrionali della Russia europea e parte del territorio lappone, dove continueranno ad affluire fredde correnti dai quadranti nord-occidentali, provenienti dall’Artico norvegese, che spingeranno nuovi nuclei di aria gelida in direzione della penisola di Kola, mar Bianco e delle coste artiche russe che si affacciano al mar di Barents. L’afflusso delle masse d’aria, d’estrazione artico marittima, sarà diretto da un vastissimo vortice depressionario, legato alla figura del vortice polare troposferico, con un profondissimo minimo di geopotenziale in quota, che nel corso della settimana si centrerà con il proprio perno principale davanti le coste artiche della Siberia centrale, dove vi apporterà nevicate diffuse, accompagnate da una sostenuta, a tratti intensa, ventilazione da Ovest e O-NO. Tale area depressionaria, colma di aria gelida aspirata dal mar Glaciale Artico, verrà ben alimentata, lungo il bordo più meridionale, dal passaggio del ramo principale del “getto polare”, il quale tenderà ad imprimere ad esso una considerevole vorticità positiva, rinvigorendolo e garantendogli una certa dinamicità fin nell’alta troposfera.