Oltre 100 siti di stoccaggio di metano nel sottosuolo (circa 110 si legge, 130 dice il Pof. Mucciarelli) esistono in Europa, esclusa l’Italia. Siamo gli ultimi della classe con i nostri (circa una decina)! Siamo i primi, però, per quanto riguarda la tettonica attiva e le faglie sismogenetiche che hanno già originato sismi disastrosi. E guarda caso quasi tutti gli impianti di stoccaggio esistenti e progettati si trovano al di sopra delle zone sismogenetiche, come definite da INGV. Vale a dire su un substrato sede di scontro tettonico o estensione tettonica crostale dove vi è già accumulata “energia tettonica” da decenni e da secoli. Si tratta di un sottosuolo da “prendere con le molle” nel senso che si devono evitare perturbazioni per non scatenare sismi ben più potenti e distruttivi di quelli indotti dalle attività di iniezione di fluidi ad alta pressione in un sottosuolo “stabile tettonicamente” (nel senso che non vi sono faglie attive che nel periodo storico abbiano originato sismi). La Geologia dell’Europa è molto variabile; il Prof. Mucciarelli (che ha fatto notare il “ritardo” italiano circa gli impianti di stoccaggio di metano) non lo deve mai dimenticare, anche se è laureato in fisica! Basta consultare la mappa della pericolosità sismica d’Europa, si trova in rete, per vedere che gli impianti di stoccaggio oltre confine non si trovano su un sottosuolo instabile tettonicamente. Le attività di stoccaggio, però, inducono sismicità, come è noto in Olanda (che ha riconosciuto con legge l’impatto ambientale obbligando le compagnie a risarcire eventuali danni causati dai sismi indotti) e come sta accadendo in Spagna nel Golfo di Valencia dove sono state sospese le iniezioni di metano nel sottosuolo dopo un’inattesa attività sismica culminata con un recente evento di magnitudo 4,2. La verità ambientale va accuratamente e trasparentemente valutata per poter realizzare gli interventi nel sottosuolo nella massima sicurezza di tutti i cittadini. Da sismicità indotta causata direttamente dalle iniezioni di gas ad alta pressione nel sottosuolo instabile tettonicamente alla sismicità attivata dai pompaggi il passaggio può essere inaspettato e drammaticamente disastroso. Occhio ai maghi che, registrando l’attività sismica dalla superficie, pensano di avere inventato la manopola per controllare i sismi indotti nel sottosuolo e di potere comandare il loro arresto! Chi sostiene questo è al di fuori della realtà geologica di un sottosuolo di cui si conosce ben poco. O non è un buon e trasparente geologo o è appannato da altri elementi di valutazione che non rientrano nella sfera delle problematiche e conoscenze geoambientali! Occhio alle pulci fameliche che si accaniscono sull’elefante addormentato (il sottosuolo instabile tettonicamente con faglie attive sismogenetiche ed “energia tettonica accumulata”): se si sveglia il gigante non è più controllabile e ne pagherebbero le drammatiche conseguenze le pulci cattive ma anche quelle innocue!