Trentasei persone sono morte a causa degli allagamenti che hanno colpito nelle ultime tre settimane la Thailandia. Lo ha fatto sapere il dipartimento thailandese per la prevenzione e gestione dei disastri, aggiungendo che complessivamente più di 3 milioni di persone hanno in qualche modo subito le conseguenze del maltempo. Nel 2011 la Thailandia fu interessata dai peggiori allagamenti negli ultimi 50 anni: 800 persone persero la vita e furono devastati 6 milioni di ettari di terreni agricoli, industriali e residenziali. Oggi allagamenti si sono verificati nel complesso industriale Amata Nakorn nella provincia di Chonburi, a 60 chilometri a sudest di Bangkok. Le autorità locali hanno riferito che le fabbriche situate nella struttura hanno continuato a operare normalmente, nonostante le forti piogge e l’afflusso di acque dalle colline circostanti. Il livello dell’acqua nel complesso ha raggiunto circa 20-30 centimetri, ma per il momento non ci sono notizie di danni. Nella struttura sono situate oltre 450 fabbriche, la metà delle quali è di proprietà di società giapponesi.