Oggi è il “Pasta-day”: quella “made in Italy” fa bene alla salute

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Nel giorno in cui il mondo intero celebra l’alimento simbolo del nostro Paese, il Consiglio per la ricerca e sperimentazione in agricoltura, Cra, lancia la sua pasta “funzionale”, in grado cioe’ di migliorare lo stato di benessere del consumatore, mediante l’aggiunta di ingredienti o componenti a valenza salutistica. Sono tipologie di prodotto, completamente nuove, superiori per molti aspetti a quelli gia’ in commercio e che verranno presentati ufficialmente all’Expo 2015. Questo primorisultato e’ stato raggiunto nell’ambito del progetto ‘Passworld-pasta e salute nel mondo’, finanziato in parte dal ministero Sviluppo economico. Insieme al Cra – che, con il suo Centro di ricerca per la cerealicoltura (Cra-Cer), ha coordinato lo studio – hanno partecipato le Universita’ di Foggia, Parma e Verona e 6 imprese della filiera pasta (produttori di sementi, mugnai, pastifici) tra cui la Rustichella d’Abruzzo, azienda capofila del progetto. Inoltre, sempre del Cra hanno contribuito anche l’Unita’ di ricerca per la valorizzazione qualitativa dei cereali (Cra-Qce) e il Centro di ricerca per la genomica e la postgenomica animale e vegetale (Cra-Gpg). “I ricercatori hanno lavorato a partire dalle materie prime, sviluppando innovativi sfarinati funzionali (piu’ ricchi di vitamine, sostanze antiossidanti e proteine di alta qualita’), ottenuti da grano duro decorticato e macinato con mulino a pietra, integrato con beta glucani di orzo ( ricchi di fibra dietetica solubile, con un vero e proprio effetto prebiotico)- spiega una nota del Cra- questa miscela di sfarinati sono stati poi aggiunti – per la prima volta nell’industria della pasta – spore di batteri lattici del gruppo Sflab (spore forming lactic acid bacteria)”. Si tratta di lattobacilli che, “oltre ad esercitare gli effetti benefici comuni alle specie probiotiche di batteri lattici, rimangono vitali per tutta la vita del prodotto: dalla pastificazione alla cottura, fino al transito gestro-intestinale dopo l’ingestione”. Oltre a questo tipo di pasta, definita “simbiontica” in quanto riunisce in un unico alimento le caratteristiche dei probiotici e prebiotici, sara’ valutata in via sperimentale un altro tipo di pasta con un’altra specie di lattobacilli in grado di produrre vitamina B2, importante per le cellule ematiche e il sistema nervoso. “Le evidenze scientifiche relative agli effetti salutari dei probiotici sono molteplici- segnala il Cra- dal rafforzamento del sistema immunitario alla prevenzione del cancro intestinale. Una regolare assunzione di prebiotici, invece, favorisce l’insediamento intestinale di batteri benefici (come lattobacilli e bifidobatteri) a scapito di quelli patogeni”. La successiva fase del processo prevede la validazione tecnologica dei componenti/ingredienti innovativi nonche’ dei loro effetti benefici, attraverso la sperimentazione su di un gruppo di soggetti sani e sara’ realizzata in stretta collaborazione con i nutrizionisti dell’Universita’ di Parma. Si tratta di un passaggio essenziale per l’eventuale richiesta di “claims” nutrizionali e salutistici dei prodotti e per valutare l’efficacia funzionale degli alimenti nell’organismo umano, utilizzando markers specifici legati all’insorgenza di malattie cronico-degenerative nonche’ sul microbiota gastrointestinale dell’uomo. “Un primo traguardo per la ricerca agroalimentare- afferma soddisfatto il presidente del Cra, Giuseppe Alonzo- a dimostrazione di come la Scienza possa reinventare un classico italiano come la pasta, rendendo cosi’ il nostro made in Italy sempre piu’ al passo con i tempi e competitivo sul mercato”.

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