Gli Ebrei Ashkenaziti hanno la loro origine non in Medio Oriente, come si pensava e come tramandano i documenti storici, bensi’ in Europa. Lo afferma uno studio internazionale pubblicato dalla rivista Nature Communication a cui hanno partecipato le universita’ di Perugia e Pavia, basato sull’analisi del Dna mitocondriale di diversi soggetti. I ricercatori hanno analizzato migliaia di Dna appartenenti a popolazioni attualmente distribuite in Europa, Caucaso e Medio Oriente. Nella maggior parte dei casi, le linee mitocondriali degli Ebrei Ashkenaziti sono risultate piu’ strettamente correlate a quelle dell Europa occidentale e si e’ potuto dimostrare che tali linee erano gia’ presenti in Europa diverse migliaia di anni fa. Questo implica che gli uomini di origine ebraica che migrarono in Europa dalla Palestina circa 2000 anni fa presero spesso in moglie donne Europee incontrate prima nella zona mediterranea specialmente in Italia e successivamente in Europa centrale e occidentale. In pratica, durante le prime fasi della Diaspora, si verificarono molti casi di conversione all ebraismo tra le popolazioni Europee, ma riguardavano il piu’ delle volte donne. In conclusione, le linee di discendenza femminili degli ebrei Ashkenaziti non si sarebbero originate in Palestina o nell impero Cazaro, ma in Europa meridionale e occidentale. “Questi risultati genetici – afferma Anna Olivieri dell’ateneo lombardo – forniscono alcune risposte convincenti alla questione dell’origine degli Ebrei Ashkenaziti, dopo decenni e decenni di dibattiti che hanno coinvolto le piu’ svariate discipline scientifiche e umanistiche .