Scoperto un pianeta interstellare a ‘soli’ 80 anni luce dalla Terra

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Credit: David A. Aguilar (CfA)
Credit: David A. Aguilar (CfA)

Un team internazionale di astronomi ha confermato la scoperta di un giovane pianeta che non orbita attorno ad alcuna stella. Questo pianeta, libero di fluttuare nell’universo, a “soli” 80 anni luce di distanza dalla Terra, è stato denominato PSO J318.5 – 22, e possiede una massa pari a sei volte quella di Giove.  Si stima che l’oggetto si sia formato soltanto 12 milioni di anni fa, rappresentando un pianeta neonato in relazione alla storia del cosmo. Dopo una prima osservazione con il telescopio del progetto Pan-Starrs 1, il corpo è stato osservato con l’ausilio di altri grandi telescopi delle isole Hawaii, mostrando proprietà simili a quelle dei giganti gassosi orbitanti intorno a stelle giovani. Eppure, questo pianeta neonato vaga nello spazio senza un’orbita particolare. “Di pianeti simili non ne abbiamo mai visti“, spiega il ricercatore a capo del progetto, il Dott. Michael Liu, dell’Istituto di Astronomia dell’Università delle Hawaii. “Ha tutte le caratteristiche dei giovani pianeti trovati intorno ad altre stelle, ma vaga alla deriva senza orbitare intorno ad una stella“, spiega lo scienziato. Negli ultimi dieci anni i pianeti extrasolari sono stati scoperti ad un ritmo incredibile, specie attraverso l’utilizzo della tecnica del transito o con metodi indiretti. Ad oggi sono circa un migliaio, ma solo alcuni sono stati osservati direttamente nei telescopi. Generalmente i pianeti extrasolari, specie quelli vicini alle rispettive stelle, sono molto difficili da studiare, in quanto sono abbagliati dalla luce della stella vicina. PSO J318.5 – 22, al contrario, vaga nel buio del cosmo, ed è per questo un oggetto molto più semplice da analizzare, e “potrebbe fornire una ricostruzione sul funzionamento interno dei pianeti gassosi giganti come Giove, poco dopo la nascita“, spiega il dott. Niall Deacon del Max Planck Institute for Astronomy in Germania e co-autore dello studio. Come spesso accade, le più grandi scoperte vengono effettuate casualmente. Non è diverso questo caso, dal momento che il team era intento in una ricerca sulle nane brune. Esse possiedono una massa più grande di quella di un pianeta, ma più piccola di 0,08 volte la massa del Sole, corrispondente a 70 masse gioviane che è considerata la massa minima perché abbiano luogo le reazioni di fusione nucleare proprie delle stelle. Grazie alla loro temperatura relativamente fresca, le nane brune sono molto deboli e presentano un colore rossastro. Per aggirare tale problema, il team ha scandagliato il cielo ogni notte con una macchina fotografica sensibile alla luce, quando hanno osservato un oggetto stravagante nel campo inquadrato, con tracce termiche ben più rosse delle nane brune. Grazie alla sua distanza e al movimento nello spazio, i ricercatori hanno concluso che PSO J318.5 -22 appartiene ad un gruppo di stelle giovani chiamato ‘Associazione di Beta Pictoris‘, composto da 17 sistemi stellari, che comprendono un totale di 28 singole stelle. La scoperta sarà pubblicata nel prossimo numero di Astrophysical Journal Letters.

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