Vesuvio, Gabrielli: “alti rischi, il problema più grave è la mancanza di consapevolezza”

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vesuvio-eruzioneE’ problematico per noi avere una seria pianificazione sul versante del Vesuvio che e’ un vulcano attivo, purtroppo su quei territori penso a quelli dei campi Flegrei riscontriamo una consapevolezza che non e’ all’altezza della situazione“. E’ l’allarme lanciato dal prefetto Franco Gabrielli, capo della Protezione civile a margine del bilancio della terza giornata di esercitazioni e simulazioni contro il rischio maremoto nel salernitano. “Tutti aspettano i piani nazionali e che arrivi chissa’ che cosa – rincara Gabriellima il problema e’ come si governano i territori; se si tollerano inurbamenti la’ dove non dovrebbero esserci, diventa complicato fare pianificazioni che siano in grado di rispondere adeguatamente ad eventuali rischi“. Gabrielli si concentra sul problema della cementificazione selvaggia, affermando che “tutti guardano alla pianificazione nazionale, poi quando si scende sul territorio per capire che cosa e’ stato fatto e capire i comportamenti che sono stati posti in essere allora molto spesso riscontriamo una non eguale responsabilita’. Si e’ molto propensi a chiedere e poco propensi a fare“. Domani prevista la chiusura delle esercitazioni organizzate dal dipartimento nazionale della Protezione civile. In giornata e’ stato simulato il recupero a mare di un’autovettura con all’interno alcuni passeggeri deceduti nello specchio d’acqua antistante il molo Manfredi, poi nel pomeriggio a Minori, in Costiera Amalfitana, si e’ tenuta l’operazione di evacuazione di Villa Romana, inondata dallo tsunami.

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