Boom di tempeste tropicali sul Pacifico occidentale, nuovo pericoloso tifone in formazione a ridosso degli atolli della Micronesia

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Novembre è appena iniziato, eppure sul Pacifico occidentale e sopra le caldissime acque superficiali del mar delle Filippine continuano a svilupparsi nuove depressioni tropicali e tempeste tropicali. Molte di queste una volta nate puntano verso le Filippine e la costa vietnamita, dopo aver acquistato notevole energia, in forma di calore latente, dopo il passaggio obbligatorio sopra le calde acque superficiali del mar Cinese Meridionale, le cui temperature si aggirano sui +29.0°C +29.5°C. Valori più che sufficienti per favorire la formazione di intense tempeste tropicali e di pericolosi tifoni, anche di 3^ categoria sulla scala Saffir-Simpson. Al momento le preoccupazioni maggiori sono rivolte alla piccola depressione tropicale che si è formata nelle ultime 24 ore nel tratto di mare poco a largo dell’isola filippina di Mindanao, nella parte più meridionale dell’arcipelago.

Pur essendo molto piccola e disorganizzata questa piccola tropical depression nelle prossime ore, muovendosi lentamente verso ovest, investirà in pieno l’isola di Mindanao e le limitrofe isole di Leyte e Bohol, dando la stura a forti rovesci di pioggia e potenti temporali, accompagnati da una attività elettrica a fondoscala e da elevati rain/rate, che potrebbero determinare anche degli allagamenti ed eventuali “Flash floods”, incentivati dall’aspra orografia dell’isola, che presenta sul proprio entroterra massicci montuosi molto elevati, ricoperti dalla lussureggiante foresta pluviale, che superano i 2000 metri di altezza. Le intense precipitazioni temporalesche apportate dai “Clusters temporaleschi” legati alla depressione tropicale rischiano di riversare, nel giro di poche ore, un ingente quantità d’acqua, specie lungo il settore nord di Mindanao.

La piccola depressione tropicale che si spinge verso l’isola filippina di Mindanao, dove scaricherà intense precipitazioni a sfogo temporalesco

Tutta quest’acqua, che cadrà sulle aree montuose più interne di Mindanao, tenderà a scivolare lungo le sottostanti vallate, con importanti ondate di piena che si riverseranno sulle aree costiere, determinando allagamenti e temporanee inondazioni. Ma forti piogge e intensi temporali, capaci di assumere l’intensità di nubifragio, colpiranno in seguito anche le vicine isole di Leyte, Bohol, Cebu e Negros, dove fra la serata di oggi e la giornata di domani si formeranno imponenti “Clusters” che potranno dare la stura a piogge molto intense e persistenti per diverse ore, capaci di provocare allagamenti, con il rapido ingrossamento dei principali fiumi e corsi d’acqua, e smottamenti sulle aree montuose più interne. Fra mercoledì e giovedì i resti di questa depressione tropicale si sposteranno fra il mar di Sulu e l’isola filippina di Palawan. Qui la depressione tropicale, ben strutturata in quota, risucchiando masse d’aria molto umida e calda dal mar Cinese Meridionale e dalle coste del Borneo settentrionale, rischia di approfondirsi ulteriormente, acquistando sempre più energia al suo interno, trasformandosi in una tempesta tropicale che scaricherà precipitazioni piuttosto intense e battenti sull’isola di Palawan, mentre i venti medi sostenuti al suolo subiranno una progressiva intensificazione tra il mar di Sulu ed il mar Cinese Meridionale, toccando punte di 60-70 km/h proprio nel tratto di mare a ridosso dell’isola di Palawan.

Le raffiche più intense interesseranno il tratto di mar Cinese Meridionale, ad ovest di Palawan, dove si attiveranno sostenuti, a tratti intensi, venti dai quadranti settentrionali. Ma spostandoci molto più ad est, una nuova minaccia sta per puntare verso l’arcipelago delle Filippine. Nel tratto di oceano a nord di Papua Nuova Guinea, a ridosso degli atolli corallini dello stato federale insulare della Micronesia, un’area di profonda convenzione sta degenerando, favorendo lo sviluppo di una giovane depressione tropicale, con una modesta circolazione ciclonica dei venti nei bassi strati che tende a chiudersi a riccio attorno ad un minimo barico centrale in fase di isolamento nel tratto di mare poco a sud delle isole Caroline. Proprio in queste ore la giovanissima depressione tropicale, avvicinandosi all’atollo di Truk, sta cominciando ad assumere sempre un maggiore sviluppo, approfondendosi ulteriormente a seguito di un sensibile inasprimento dell’attività temporalesca attorno la circolazione di bassa pressione che inizia ad aspirare aria calda e molto umida dalle caldissime acque superficiali del Pacifico occidentale.

In particolare dal tratto di oceano a nord di Papua Nuova Guinea, dove è presente una vasta distesa di acque molto calde, prossime ai +30°C, che si estendono a grandi profondità. La giovane depressione tropicale cosi sta attivando una moderata, a tratti tesa, ventilazione dai quadranti occidentali che lambisce le coste settentrionali di Papua Nuova Guinea fino al mar di Bismark e alle isole limitrofe. Tra oggi e domani la tropical depression si muoverà verso ovest, scorrendo su acque superficiali molto calde, a nord di Papua, che determineranno una forte intensificazione dell’attività convettiva, con la formazione di imponenti “Clusters temporaleschi” pronti ad avvitarsi attorno un minimo barico centrale, pronto a scendere sotto i 1000-998 hpa. L’approfondimento del minimo barico centrale inspessirà il “gradiente barico orizzontale”, rafforzando notevolmente la ventilazione nei bassi strati che raggiungerà lo status di tropical storm, con punte ad oltre gli 80-90 km/h.

La tempesta tropicale, fra domani e mercoledì, virando più verso ovest-nord/ovest, purtroppo seguirà una traiettoria molto pericolosa nei prossimi giorni che la spingerà sopra acque superficiali molto calde, capaci di avviare in modo molto rapido il processo di “autoalimentazione” che trasformerà la tempesta tropicale in un tifone di 1^ o 2^ categoria, molto insidioso visto che lambirà diversi atolli della Micronesia, investiti dalla sostenuta ventilazione orientale che si attiverà sul bordo settentrionale della circolazione depressionaria. Il futuro tifone fra mercoledì e giovedì rischia di passare, con il proprio nucleo centrale, molto vicino all’isola di Yap, portando su di essa forti rovesci di pioggia che s’accompagneranno a venti molto forti, dapprima da S-SE e SE, in successiva rotazione da E-SE e Est, che potranno divenire anche potenti, in caso di passaggio ravvicinato dell’occhio del ciclone tropicale.

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