Clima: il global warming “energizza” i fenomeni di “Niño” e “Niña”

MeteoWeb

El-ninoIl riscaldamento climatico ‘energizza’ i due grandi fenomeni meteo, che si avvicendano con effetti opposti: El Nino con siccita’ e canicole e La Nina con piogge torrenziali e alluvioni. E’ la conclusione di uno studio del Centro di ricerca sul cambiamento climatico dell’Universita’ del Nuovo Galles del sud a Sydney, secondo cui i due fenomeni sono stati piu’ attivi e piu’ intensi fra il 1979 e il 2009, di quanto lo siano mai stati nei 600 anni precedenti. ‘’La nostra ricerca suggerisce che in un mondo che si riscalda vi sara’ la probabilita’ di ritorni piu’ intensi degli eventi El Nino e La Nina, che nell’ultimo decennio in Australia sono stati legati ad alluvioni estreme, siccita’ persistenti e pericolose stagioni degli incendi’’, scrive Shayne McGregor, che guida il progetto, sulla rivista Climate of the Past. ‘’Questo studio non solo ci mostra come l’attivita’ dei due fenomeni si e’ comportata in passato in relazione alle temperature globali medie, ma apre una finestra sui modelli climatici e ci consente di stimare con piu’ precisione come questa attivita’ cambiera’ in futuro’’, aggiunge. El Nino si verifica quando le acque del Pacifico centrale e orientale sono relativamente calde, indebolendo i venti alisei. Una riduzione della nuvolosita’ ha tipicamente effetti di siccita’ e di ondate di caldo, in particolare per l’Australia orientale, come e’ avvenuto nelle estati 1982-83, e 1997-98. Nel ciclo La Nina invece i modelli si invertono, con temperature della superficie delle acque nell’Australia settentrionale relativamente calde e le inondazioni piu’ comuni.

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