“Amor ogni cosa vince”, Leonardo da Vinci ci aveva visto bene nell’affermarlo, dal momento che l’amore, così come molti altri sentimenti, è ben radicato sulla Terra, che ospita 8,7 milioni di specie viventi, di cui ben 7,8 appartenenti al Regno animale. M. Masson, esperto di psicanalisi, nel suo libro “Più le corna sono grandi, più lo scherzo riesce bene. E ridono” , sostiene che le capre hanno uno spiccato senso dell’umorismo, prendendoci a testate perché lo trovano divertente, non perché sono arrabbiate! I bonobo si baciano in continuazione, mostrandosi sensibili verso la sofferenza altrui, il maiale è capace di imparare i passi di una semplice danza, divertendosi. Polli, galline e galli intrecciano solide amicizie, al punto che quando un pollo muore, i suoi compagni ne vegliano il corpo per qualche tempo. Certo, il Regno animale non finirà mai di stupirci con le sue meravigliose stranezze e la scienza, con i suoi ritrovamenti, ci conferma ogni giorno quanto misteriosa e varia sia la Natura, in tutte le sue forme. Nella foto vediamo due Cercopidi di circa 15 mm di lunghezza, della specie Anthoscytina perpetua, con accanto la loro riproduzione in 3D. Sono stati oggetto di studio per molti anni, colpevoli, involontariamente, di essersi conservati sotto forma di fossili, dopo il loro “tragico” accoppiamento: i due “piccioncini”, travolti da una dilagante passione, esalando gas velenosi provenienti da un vulcano in eruzione, quasi a sfatare il detto “Finchè morte non ci separi” , precipitarono sul fondo di quel che divenne poi un lago, conservandosi fino ad oggi, sepolti sotto strati di ceneri e sedimenti.
Il loro brutale epilogo è stato analizzato da Shu Li, ChungKun Shih, Chen Wang e Dong Men, ricercatori della Capital Normal University di Pechino ed i risultati dello studio sono stati pubblicati su Plos One. Il reperto in questione, che è la prova del più antico accoppiamento della storia, risalente all’età del Mesozoico, in cui si svilupparono Rettili che superarono per dimensioni qualunque specie in tutta la storia della Terra, alimentando la fantasia degli uomini con i misteri della loro scomparsa, serve a comprendere l’evoluzione delle posizioni sessuali degli insetti durante l’accoppiamento. La maggior parte delle specie attuali di insetti copula col maschio sulla femmina, mentre nelle teorie evolutive più popolari vi è una inversione dei ruoli, con la femmina sul compagno. Nel passaggio da una posizione all’altra, si sarebbe avuta una fase intermedia, con insetti accoppiati “addome contro addome”. Le sputacchine del Medio Giurassico( gli insetti oggetto di studio sono volgarmente chiamati così per via della caratteristica massa schiumosa nella quale vivono), si trovano proprio in questa posizione, assunta anche dagli insetti moderni, che si accoppiano anche “pancia a pancia” se si trovano su uno stelo o su un tronco o “fianco a fianco” se giacciono su foglie. Ma i due Cercopidi fossilizzati non sono gli unici ad intraprendere bizzarri rituali di accoppiamento!
L’ippopotamo, il cui nome scientifico è “Hippopotamus amphibius” della famiglia Hippopotamidae, è una creatura anfibia che si ritrova maggiormente nei paesi dell’Africa orientale( Uganda, Kenya, Tanzania, Mozambico e Zambia), in prossimità dei fiumi, soprattutto negli estuari e nei corsi inferiori , nei laghi e nelle paludi, purchè costeggino distese di erbe di cui può nutrirsi. I suoi escrementi, che sono un ottimo fertilizzante che stimola la crescita di numerosi microrganismi acquatici alla base dell’ecosistema locale, rappresentano anche uno dei mezzi di accoppiamento: l’ippopotamo maschio sale su un ammasso di escrementi e con la coda spruzza le feci sul maschio della femmina!
I porcospini maschi, con l’arrivo dell’estate, si mettono ad annusare la loro compagna e tutti i posti dove ha urinato. Qui, altro che Chanel n°5, è l’odore della femmina a rappresentare un potente afrodisiaco e se entrambi sono dell’umore giusto, alzano le zampe posteriori, mettendosi l’uno di fronte all’altra ed è a questo punto che il maschio spruzza un fortissimo getto di urina sulla compagna che ha due opzioni davanti a sé: opporsi (provando a mordere il compagno, scuotendosi di dosso l’urina, dimenandosi con le zampe anteriori), oppure accettando il bagno. Questo è solo l’inizio di un estenuante rituale, protratto per settimane, senza sosta, finché il maschio, esausto, mostra segni di resa e la femmina sceglie un altro partner, interpretando stavolta il ruolo maschile e ripetendo gli stessi rituali di corteggiamento, anche se nell’ordine inverso.
Veniamo ora alla Lucertola dalla coda a frusta ( female Whiptail lizards) , provenienti dal Messico e dal sud-ovest degli Stati Uniti, che producono una prole ben educata senza l’aiuto della fecondazione maschile. Si riproducono asessualmente e riescono a mantenere la diversità genetica grazie ad uno stratagemma: il “DNA shuffling”, il rimescolamento, che avviene perché si instaura un raddoppio dei cromatoidi proprio come nella divisione cellulare. Durante questo appaiamento, avvengono eventi di ricombinazione genetica localizzata. Il fatto di riprodursi senza maschio ha un vantaggio estremo: la lucertola in questione ha notevoli possibilità di popolare nuovi habitat!
Passiamo ai moscerini: per il ciclo “ride bene chi ride ultimo”, le femmine di questo insetto si accoppiano con diversi maschi nel corso di una stagione, però circa l’80% di tutti i discendenti che nasceranno, avranno il patrimonio genetico dell’ultimo arrivato. Secondo uno studio pubblicato su Nature, lo sperma più vecchio si deteriora, quindi quello che arriva ultimo è più in forma di tutti gli altri, riuscendo a fecondare! Un gruppo di ricercatori dell’Università di California a San Francisco, ha evidenziato lo strano comportamento dei maschi dei moscerini della frutta: quando le femmine respingono le loro avances, tendono ad affogare la frustrazione nell’alcol. Nel loro cervello è stata identificata una piccola molecola : neuropeptide F e gli studiosi ne hanno manipolato geneticamente i suoi livelli: se ne attivavano la produzione, notavano che i moscerini maschi vergini agivano come se fossero sessualmente appagati, riducendo drasticamente l’assunzione di alcol, mentre, al contrario, abbassandone i livelli, anche i moscerini che erano riusciti ad accoppiarsi, si comportavano come se fossero stati respinti, aumentando il consumo di alcol. Tale scoperta potrebbe essere rilevante per affrontare la dipendenza dell’uomo, anche se, per via della complessità della mente umana, l’impresa è davvero ardua!
La cimice del letto discende probabilmente da una specie che si nutriva del sangue dei pipistrelli e ha iniziato a infestare l’uomo svariate migliaia di anni fa, da quando egli viveva nelle caverne. In passato, le cimici sono state addirittura usate per curare isteria, morsi di serpente e infezioni delle orecchie. Hanno un modo di accoppiarsi davvero insolito: il maschio cerca una femmina che si è appena nutrita ( e non è certo difficile identificarla, dal momento che, dopo il pasto, questi animali risultano fino a 3 volte più grandi rispetto agli esemplari a digiuno, essendo gonfi di sangue) e le si attacca. Poi utilizza il proprio apparato genitale per perforarle l’addome e inocularle direttamente il proprio seme nel flusso sanguigno. Il canale genitale delle femmine di cimice serve solo alla deposizione delle uova ed in media, dopo ogni pasto, la femmina viene inseminata da 5 maschi. Le cimici sono molto importanti per gli analisti della polizia scientifica : dato che il Dna umano, dopo che la cimice ha bevuto il sangue, rimane riconoscibile per una settimana, il rinvenimento di una cimice è una prova inequivocabile della presenza di un soggetto sospettato di un crimine in una casa!
I vermi si possono riprodurre sessualmente e in alcune specie, lo stesso individuo possiede organi sessuali maschili e femminili e viene detto “ermafrodita”. Alcuni vermi possono riprodursi per via asessuata, cioè per scissione, dividendosi in due pezzi, da ognuno dei quali si svilupperà un nuovo verme. Anche gli orribili vermi solitari sono ermafroditi: prima di accoppiarsi, scatenano un violento combattimento e il perdente diventa femmina.
La sessualità nel Regno animale è varia e complessa: i maschi di Iena Rides inseguono l’amata per km pur di riuscire a conquistarla, le femmine di gorilla utilizzano il sesso come tecnica per tenersi stretto il proprio partner, per non parlare del serpente giarrettiera (Thamnophis Sintalis), che si lascia andare ad orge immense. Mentre quasi tutti i grandi mammiferi sono poligami (leoni, gorilla, giraffe, bufali e cervi), quasi tutti gli uccelli sono monogami e le uova si sviluppano solo se covate da entrambi i genitori che si alternano nella cova. La Natura non smette di stupirci, con le fedelissime aquile e gli inseparabili cigni selvatici, ma i più fedeli fra tutti sono i cavallucci marini!