Forte ondata di maltempo sull’estremo sud: oltre a temporali e nubifragi attesi intensi venti di scirocco sullo Ionio e grecale sul Tirreno

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68Ormai è certo che nel prossimo weekend i settori ionici di Sicilia, Calabria, ed in seguito pure la Basilicata e la Puglia, saranno flagellati da una intensa ondata di maltempo, con piogge battenti, rovesci e temporali, localmente anche di moderata e forte intensità, capaci di scaricare abbondanti apporti pluviometrici lungo il versante orientali di Iblei, Etna, Peloritani, Aspromonte e Serre. Tutto per colpa dell’ennesimo sbilanciamento, a nord delle Alpi, dell’alta pressione delle Azzorre, che nel corso del weekend distenderà il proprio baricentro principale sopra i territori dell’Europa centrale, incuneando il proprio bordo più meridionale verso le regioni settentrionali italiane, che godranno di un significativo rialzo dei valori barici al suolo, con picchi di oltre i 1025-1027 hpa. Con questo particolare dislocamento il promontorio anticiclonico azzorriano lascerà attiva sul bacino centrale del mar Mediterraneo la latente circolazione depressionaria, evoluta in “CUT-OFF”, colma di aria molto fredda, artico marittima continentalizzata nella media e alta troposfera.

Fra le giornate di sabato e di domenica la circolazione depressionaria, spingendosi a latitudini ancora più meridionali, verrà bordata lungo il suo lato più meridionale dal passaggio del ramo principale del “getto sub-tropicale”, che scorrendo sopra l’entroterra algerino e quello libico imprimerà su di esso una notevole avvezione di vorticità positiva che lo alimenterà, approfondendolo ulteriormente nel tratto di mare antistante le coste algerine e tunisine. Rinvigorendosi ad opera dell’intensa avvezione di vorticità positiva, prodotta dal passaggio del “getto sub-tropicale”, l’area depressionaria in questione, mantenendo questo posizionamento, attiverà un flusso d’aria mite e molto umida, dapprima da Est ed E-SE, che ammasserà tanta umidità lungo il versante orientale degli Iblei, Etna e Peloritani, favorendo cosi lo sviluppo di nuvoloni carichi di pioggia, capaci di dare la stura a precipitazioni piuttosto persistenti che investiranno tutta l’area ionica siciliana, dal ragusano fino al catanese e al messinese ionico. Fino alla mattinata di sabato le piogge dalla costa ionica pian piano risaliranno verso la bassa Calabria, interessando soprattutto i centri del reggino ionico, con piogge e rovesci che potrebbero divenire davvero intensi. Ma il peggio dovrebbe arrivare a cavallo fra le giornate di domenica e lunedì, allorquando il vortice depressionario, in isolamento forzato fra l’Algeria e la Tunisia, tenderà ad approfondirsi ulteriormente, rimanendo incastonato sul bordo meridionale dell’anticiclone delle Azzorre, disposto con i propri elementi sull’Europa centrale.

Questo dispiegamento dell’alta pressione oceanica rischia di far degenerare la circolazione depressionaria in un vero e proprio ciclone extratropicale mediterraneo, capace di convogliare verso la Sicilia burrascosi venti di scirocco che oltre a causare intense mareggiate sulle coste esposte, rischiano di apportare ingenti carichi precipitativi sui settori ionici di Sicilia, Calabria e Puglia. Se tale quadro configurativo dovesse concretizzarsi, l’ondata di maltempo che da domenica comincerà ad abbattersi lungo tutto il settore ionico, fra Sicilia, Calabria orientale e Salento, potrebbe essere davvero intensa, con eventi precipitativi che rischiano di assumere carattere di vero e proprio nubifragio. Lungo il settore pre-frontale di questa circolazione depressionaria, attiva soprattutto in quota, visto lo sviluppo di una linea di convergenza venti nei bassi strati, si potrebbero innescare fenomeni temporaleschi davvero molto forti che andrebbero a flagellare l’intera area ionica, con nuovi intense precipitazioni fra la costa orientale della Sicilia, la Calabria ionica e il Salento. Ma oltre alle piogge battenti e ai temporali la forte ondata di maltempo che da sabato si appresta a flagellare le coste ioniche sarà accompagnata anche da forti venti sciroccali che nella giornata di domenica si dipaneranno in tutto il mar Ionio, con la successiva attivazione di venti di burrasca forza 7-8 Beaufort, da SE e S-SE, che solleveranno un moto ondoso davvero imponente.

Il fitto “gradiente barico orizzontale” che si verrà a predisporre sopra lo Ionio, lungo il lato più orientale della profonda circolazione depressionaria, in fase di ulteriore approfondimento fra l’alta Tunisia e il Canale di Sicilia, esacerbato dalla presenza di un promontorio anticiclonico fra la Turchia e il mar Nero, attiverà un intenso flusso di correnti da SE e S-SE che dalle coste libiche risaliranno il mar Libico e lo Ionio, agitandolo per bene e generando ondate di “mare vivo” che supereranno anche i 3.0-4.0 metri di altezza. Queste ondate, dopo aver percorso lo Ionio, andranno ad abbattersi con grande impeto lungo gli esposti litorali della Sicilia orientale, dal catanese al messinese ionico e imboccatura meridionale dello Stretto di Messina, e della Calabria ionica, dal reggino ionico fino alla costa crotonese e al basso cosentino ionico. Ma ondate, di oltre i 3.0 metri, si propagheranno all’interno del golfo di Taranto e verso le coste del Salento, dove irromperanno onde da S-SE che supereranno “Run-Up” di oltre i 3.5-4.0 metri. Le mareggiate che s’innescheranno causeranno danni e disagi nei tratti di costa già seriamente vulnerati dall’erosione.

A rischio anche molti tratti di spiagge, specie fra messinese e reggino ionico, che rischiano di essere inghiottite dalla furia dei marosi provenienti dal quadrante sud-orientale. Ma il fitto “gradiente barico orizzontale” che si determinerà fra l’Europa centrale, dove si stabiliranno massimi barici sopra i 1028-1030 hpa, e il bacino centrale del mar Mediterraneo, sede della profonda circolazione ciclonica, con minimo sotto i 999 hpa tra Canale di Sicilia e Canale di Sardegna, causerà il notevole rinforzo, fino a burrasca forza 7-8 Beaufort, dei venti di grecale su tutto il medio-basso Tirreno e sul Canale di Sicilia, dove si registreranno raffiche da NE fino a 60-70 km/h oltre la soglia d’attenzione, lungo le coste di Campania e della Sardegna orientale. Venti intensi da NE agiteranno il settore più occidentale del basso Tirreno, producendo ondate di “mare vivo” alte più di 3.0 metri che si dirigeranno in direzione delle coste dell’Algeria orientale e dell’alta Tunisia, dove s’innescheranno delle mareggiate di debole e media intensità.

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