Le straordinarie proprietà benefiche, cosmetiche e culinarie dell’arancia

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L’arancia è il frutto dell’albero di arancio, il cui nome scientifico è il “Citrus sinensis” in quanto originario della Cina ma ormai estremamente diffuso nel Mediterraneo tanto da rappresentare un classico della nostra alimentazione. Inizialmente è stato impiegato solo con funzione ornamentale, grazie alla sua chioma compatta e rotondeggiante e ai suoi fiori bianchi e profumatissimi, detti zagare.

Gli Arabi conobbero l’arancio amaro in India e da li lo trasportarono prima nella penisola arabica e poi nell’Africa settentrionale, in Spagna e in Sicilia intorno al X secolo.
ALBERO ARANCIA OK - CopiaE’ proprio grazie agli Arabi che si diffonde anche l’uso alimentare del frutto: i califfi scoprirono che la neve dell’Etna, lo zucchero di canne il succo degli agrumi davano origine a sorbetti rinfrescanti. Nel corso del Rinascimento diventa il simbolo di abbondanza: nella celebre “Primavera” del Botticelli, lo sfondo della scena è pieno di alberi carichi di arance. Fu probabilmente il navigatore portoghese Vasco de Gama a portarlo in Europa verso la metà del 400. Durante il Rinascimento, gli agrumi abbellivano il verde delle ville e dei giardini, dalla Sicilia a Napoli, dalla Liguria alle rive del Garda, sino in Toscana e a Roma. Incominciarono a sorgere le aranciere, strutture per proteggere gli aranci dal freddo, soprattutto nei luoghi con un clima sfavorevole nacquero i primi collezionisti delle diverse specie.

Nel Medioevo e nel Rinascimento, le arance servivano ad aromatizzare gli arrosti, nel 700 l’acqua di fiori d’arancia veniva utilizzata per la preparazione di dolci nel Regno delle due Sicilie: la pastiera napoletana, la cassata siciliana e le sfogliatine di ricotta, mentre in Liguria si confezionavano canditi e si sperimentarono le tecniche di conservazione dei profumi. Fino al XVI furono coltivate solo arance bionde, infatti è solo nell’opera “Hesperides” del gesuita Ferrari (1646) che viene descritta per la prima volta l’arancia rossa, un frutto con la polpa pigmentata portato in Italia da un missionario genovese di ritorno dalle Filippine dopo un lungo viaggio iniziato in territorio cinese. Le arance contengono circa l’86% di acqua, il 9% di zuccheri, fibre, grassi, proteine e ceneri, oltre a molti minerali. Hanno moltissime proprietà benefiche e cosmetiche, dovute alla forte presenza, in esse, della vitamina C, che rafforza il sistema immunitario contro l’attività di virus e batteri soprattutto d’inverno, previene l’insorgenza di disturbi cardiovascolari e combatte i radicali liberi, grazie alle sue proprietà antiossidanti. Ha proprietà antianemica, favorendo l’assorbimento del ferro utile per la formazione dei globuli rossi, favorisce il drenaggio e aiuta a combattere la cellulite, prevenendo l’invecchiamento e protegge dalla disidratazione causata dal freddo e dallo smog, stimola la produzione di collagene. La rutina favorisce l’assimilazione della vitamina C.

Tra i minerali, molto importante è il potassio, coinvolto nel controllo della pressione sanguigna, nel corretto funzionamento muscolare e nella sintesi delle proteine. la vitamina A rafforza la vista, l’esperidina è un flavonoide che impedisce l’ispessimento dei vasi sanguigni, diminuendo pertanto il rischio di trombosi, ha proprietà antiallergiche e antinfiammatorie, i terpeni prevengono i tumori al colon, al retto e al seno. Tra i terpeni, il limonene, contenuto nella buccia dell’arancia, del pompelmo e del limone, contrasta gli effetti degli estrogeni, proteggendo in particolar modo dal cancro al seno, la fibra contenuta nella pellicola bianca sotto la buccia regola l’assorbimento degli zuccheri, dei grassi e delle proteine, favorisce il transito intestinale, riducendo i fenomeni putrefattivi, contrasta l’insorgenza del diabete e dell’arteriosclerosi, la luteina protegge le membrane cellulari e, come antiossidante, è più efficace dell’alfa e betacarotene, gli antociani sono pigmenti che conferiscono alle arance quel colore caratteristico e hanno proprietà antiossidanti, l’acido citrico abbassa l’acidità delle urine e previene la formazione dei calcoli renali.

Le arance rosse sono le più interessanti per chi vuole dimagrire, grazie all’azione antiossidante della cianidina 3 , che abbonda in esse (50 mg per 100 gr. circa). Le arance rosse contengono calcio, potassio, ferro, fosforo, selenio e diverse vitamine tra cui A, B1 e B2, Ci. Contengono acido citrico che, una volta entrato nell’organismo, abbassa l’acidità, migliora i processi digestivi, riduce la glicemia e conserva attivo il metabolismo. Da uno studio condotto con la collaborazione di circa 200 operatori del settore bellezza che fanno parte del CEW (Cosmetic Executive Women), è emerso che più della metà di essi raccomanda solitamente ai propri clienti un bicchiere di succo d’arancia al giorno.

Esso è davvero benefico per l’organismo, contendo vitamina C, fondamentale per la produzione del collagene, che sottostà al processo di formazione dei tessuti, la luteina, che riduce i danni causati alla pelle dall’esposizione ai raggi UV, mantenendone l’elasticità, acido folico e potassio, indispensabili per la salute dei capelli, della pelle e delle unghie. L’arancia va scelta pesante, lucida, con una scorza sottile e tesa, aderente alla polpa. Vanno conservate in un luogo fresco per una settimana e non vanno ammassate una sull’altra per evitare ammaccamenti della buccia che possono rovinare anche la polpa. Le bucce di arancia cotte in forno a 180°C servono ad eliminare gli odori dal forno dopo averlo pulito. Ultima cosa, non contenendo glutine, può essere consumata senza problemi dai celiaci!

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