Se sembra ormai scontato il pesante peggioramento che colpirà l’Italia già nella giornata di lunedì sera, con maggior interessamento delle regioni occidentali del paese, lo stesso non possiamo dire sul seguito delle condizioni meteorologiche. Negli ultimi giorni e ancor di più nelle ultime ore, i tre più autorevoli modelli meteorologici previsionali a scala globale, il canadese GEM, l’europeo ECMWF e l’americano GFS, hanno proposto scenari tanto importanti quanto diversi tra loro.

Ad oggi, l’americano GFS (mappa affianco) non vede alcuna ondata di gelo degna di nota per l’Italia e in realtà, ridimensiona la futura ondata di freddo anche per i settori occidentali europei. Questi ultimi, stando al modello, sperimenterebbero comunque temperature di tutto rispetto, comprese tra i -2°C ed i -6°C giovedì prossimo alla quota isobarica di 850 hPa (circa 1400 m).
Per l’Italia, soltanto il Nord-Ovest vivrebbe una breve fase invernale, con l’isoterma -4°C alla medesima quota isobarica, mentre il Centro avrebbe temperature nella media del periodo, persino lievemente al di sopra il Sud; a seguire la massa di aria artica dovrebbe virare più verso Francia e Spagna.

Decisamente più invernale appare lo scenario proposto invece dall’Università di Reading (ECMWF), seconda la quale il picco del freddo sull’Italia si raggiungerebbe nella giornata di Domenica prossima, 24 Novembre, con addirittura l’isoterma -2°C a 850 hPa anche sull’Italia Centrale.
Soltanto la Sicilia e la Calabria resterebbero ai margini di questa robusta irruzione artica, con nocciolo freddo centrato tra Scandinavia e Danimarca (previsto un -8°C a 850 hPa su Oslo) ed in perfetto scorrimento lungo meridiani (figura accanto), ma comunque vedrebbero un deciso calo termico rispetto alle loro medie del periodo.

Dietrofront questa mattina del canadese GEM (mappa affianco), che fino a ieri sera proponeva lo scenario più freddo per l’Italia. Secondo le ultime proiezioni, la massa di aria artica dovrebbe restare oltralpe, con termiche addirittura tra i 4°C ed i 6°C a 1400 m su tutta la penisola giovedì prossimo. Il modello canadese posticiperebbe infatti l’inizio del raffreddamento previsto da Reading, solo tra Domenica 24 e Lunedì 25 Novembre.
Ancora una volta dunque, prevedere ondate di freddo sul nostro paese non solo mette in disaccordo i principali modelli meteorologici, ma rischia di lasciare il sapore amaro in bocca a chi aspetta, già con ansia, gelo e neve. Non ci resta dunque che aspettare e guardare magari, con più attenzione, a martedì prossimo, un futuro meno lontano ma molto più pericoloso in termini di piogge.