Si è trattato dell’oggetto più grande che abbia colpito la Terra dall’evento di Tunguska (Siberia) del 1908, espressione con la quale si indicano le conseguenze verificatesi il 30 giugno 1908, a seguito dell’impatto di un grande meteoroide. L’esplosione, avvenuta ad un’altitudine tra i 5 e i 10 chilometri dalla superficie terrestre, ha abbattuto decine di milioni di alberi, un area di circa 2000 mq, ed è stata percepita anche a mille chilometri di distanza.
Il prof. Qing-Zhu Yin, del Department of Earth and Planetary Sciences alla University of California ha dichiarato che il meteorite di Chelyabinsk deve essere considerato come una sorta di “campanello d’allarme“.
“Se l’umanità non vuole finire come i dinosauri, dobbiamo studiare gli eventi come questi in dettaglio,” ha dichiarato.
Russia, il meteorite di Chelyabinsk è un “campanello d’allarme”
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