Sardegna, per i geologi ci sono “280 kmq di territorio a rischio inondazione”

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Davide Boneddu, presidente dell’Ordine dei Geologi della Sardegna, ha rilasciato la seguente dichiarazione, dalla quale emerge appieno la situazione di criticità, attuale e pregressa, della Sardegna: “In Sardegna sono 280 i kmq di territorio che presentano superfici a pericolosità di inondazione, a tali valori vanno aggiunte le superfici indicate dal piano stralcio delle fasce fluviali. Ben 1523 i fenomeni franosi censiti ricadenti in aree perimetrate a pericolosità di franamento che coprono una superficie complessiva di circa 1471 kmq, pari a circa il 10% del territorio sardo, dato peraltro non comprensivo del rilievo di alcuni settori non censiti, quali le aree militari, le aree minerarie dismesse del Parco Geominerario e numerosi tratti di fasce costiere.”
In Sardegna, sono 337 i ponti stradali che in caso di eventi meteorologici intensi potrebbero essere causa di inondazioni, 15 i ponti ferroviari, mentre 128 sono le aree urbanizzate che interessano le aree di pertinenza fluviale, 44 strutture fognarie sono insufficienti, 31 opere di difesa del suolo non sono più efficienti e 198 sono i punti di alvei o fiumi che necessitano di manutenzione.”
Questi sono dati che già abbiamo perché contenuti nel Piano di Assetto Idrogeologico per la messa in sicurezza del territorio e la sua ricostruzione occorre tenerli ben chiari e implementarli con quelli contenuti, nel Piano Stralcio delle Fasce Fluviali, nell’Inventario dei Fenomeni Franosi e dai dati derivanti da attività di approfondimento, ricerca e presidio del territorio che ci auspichiamo vengano messe in campo in tutti i settori maggiormente vulnerabili della nostra isola.”

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