Spazio: Parmitano è tornato sulla Terra, adesso la ISS aspetta la prima astronauta italiana

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Samantha CristoforettiDopo 166 giorni nello spazio sono rientrati i componenti dell’equipaggio dell’Expedition 37. Missione compiuta per Luca Parmitano, astronauta italiano dell’Esa e maggiore dell’aeronautica militare, Karen Nyberg, astronauta della Nasa e per il cosmonauta Fyodor Yurchikhin, comandante dell’Expediton 37. Parmitano è stato il sesto italiano ad andare nello spazio e il quinto a soggiornare sulla ISS. Dopo il rientro a Houston, l’astronauta inizierà un periodo di riabilitazione per riabituarsi alla gravità terrestre e sarà sottoposto a test medici. Inoltre sarà impegnato mercoledì nella sua prima videoconferenza stampa da Houston. “Ora attendiamo i risultati delle sperimentazioni effettuate da Parmitano sulla Stazione – ha dichiarato Enrico Saggese, presidente dell’Agenzia Spaziale Italiana – e nel frattempo, l’appuntamento è tra un anno, quando sulla casa orbitante approderà la prima italiana: Samantha Cristoforetti“.
La Souyz TMA-09M ha toccato il suolo del Kazakistan, come previsto, alle 3.50 di questa notte e, oltre ai tre astronauti, ha riportato sulla Terra un passeggero speciale, la torcia olimpica dei 22.mi Giochi Invernali di Sochi che ha trascorso un breve “soggiorno” sulla Stazione Spaziale. Il viaggio della Soyuz, – si legge nel sito dell’Asi – dopo la manovra di undocking, è stato molto breve: in poco più di tre ore gli astronauti hanno raggiunto la Terra. Durante il rientro, la navicella si è separata in tre parti, lasciando bruciare il modulo orbitale e quello di propulsione nell’atmosfera. Il modulo di discesa, con a bordo Parmitano e i suoi compagni, nella fase di frizione con l’atmosfera ha raggiunto temperature fino a 1600 gradi. La missione di Parmitano, battezzata “Volare”, ha visto l’astronauta italiano impegnato in un’intensa attività sperimentale, in due “passeggiate” spaziali e nelle manovre di attracco di tre navicelle. “Volare è stata una missione straordinaria, eccezionale sotto ogni punto di vista, che ci riempie di orgoglio e soddisfazione – ha dichiarato Saggese -. Ancora una volta, oggi più che mai, il nostro Paese ha saputo dimostrare che sa funzionare e che è capace di realizzare importanti progetti di portata internazionale”. “La missione di Luca Parmitano – ha aggiunto Saggese – rappresenta il connubio perfetto tra scienza e ricerca ed è il simbolo della nostra abilità tecnologica. Luca Parmitano è stato il primo italiano a fare attività extraveicolari e la sua è stata la prima missione di lunga durata per l’ASI: l’Agenzia Spaziale Italiana e tutta l’Italia devono esserne orgogliose”.

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