Puntualmente, come annunciato da diversi giorni, è arrivato il deciso affondo Nord-Atlantico anche sulla nostra penisola e questa volta non soltanto al Nord. L’intensa perturbazione (Fig.1) ha completamente ribaltato quella che la tradizione popolare vuole sia “l’estate di San Martino”: pioggia vento e freddo si stanno abbattendo sul nostra stivale, portando anche un deciso calo termico e la prima neve della stagione su buona parte della dorsale appenninica. Il peggioramento è iniziato già nelle prime ore di ieri, con violenti nubifragi sulle coste liguri, che hanno scaricato punte anche superiori ai 100 mm di pioggia; ben presto le potenti raffiche dai quadranti settentrionali si sono impadronite dell’alto Tirreno, dilagando sempre più verso Sud; celle temporalesche si sono quindi formate nel tardo pomeriggio di ieri sul Tirreno Centrale in direzione di Lazio e Campania, dove hanno determinato abbondanti precipitazioni, accompagnate da fulminazione e raffiche di vento.
Proprio il vento ha probabilmente causato e causerà i maggiori disagi: il mare grosso o addirittura molto grosso ha determinato la sospensione di buona parte dei collegamenti marittimi, mentre si registrano violente mareggiate su Romagna e Marche. I venti hanno raggiunto i 140 km/h specie in aperto mare sul Tirreno Centrale, con pesanti ripercussioni anche sul traffico aereo, come a Genova dove molti voli sono stati dirottati. Dalla Fig.2 (lineameteo.it) si possono infatti notare in rosso ed in viola valori superiori anche ai 100 km/h sulla Liguria e sui passi appenninici marchigiani e tosco-emiliani, ma valori di tutto riguardo si registrano anche su buona parte delle restanti zone, specie lungo costa.
Altra nota di rilievo sono le precipitazioni, che dopo aver interessato il versante tirrenico, si sono spostate già dalla nottata su quello adriatico. Qui si prevedono picchi millimetrici ragguardevoli, specie tra interno marchigiano e abruzzese, localmente superiori ai 100 mm. La Fig.3 (lineameteo.it), che fa riferimento alla pioggia caduta a partire dalle ore 0:00 di oggi, mostra valori mediamente intorno i 50 mm tra Romagna, Marche ed Est Umbria, ma con punte che già sfiorano i 100 mm; valori ragguardevoli si segnalano anche sul cosentino, con punte qui anche superiori ai 100 mm. Una situazione dunque da monitorare costantemente con estrema attenzione.
Altro dato saliente è sicuramente il crollo delle temperature, reso ancor più evidente dal forte vento (wind chill) e dal forte contrasto con il clima particolarmente mite delle ultime settimane (Fig.4, lineameteo.it). Questa mattina si registravano temperature intorno agli 8°C o anche inferiori su buona parte delle pianure interne centrali; ciò ha permesso alla neve di cadere su tutto l’Appennino Centro-Settentrionale a partire già dai 1000 m di quota. Si registrano finora 10 cm di neve fresca ad Ovindoli (AQ) e quasi mezzo metro a Campo Imperatore (AQ); ma nelle prossime ore si potrebbero raggiungere valori considerevoli per la stagione specie alle quote maggiori. Dalla Fig.4 spiccano inoltre i -1.7°C di Castelluccio di Norcia (PG, 1452 m s.l.m.) e i -1.0°C del Monte Terminillo (RI, 1875 m s.l.m.).
Insomma per quest’anno più che l’estate, San Martino ci regalerà magari delle buone caldarroste da gustare davanti un bel caminetto acceso.