Confermato, a scala europea, il forte guasto meteorologico atteso durante le festività natalizie a causa di una profondissima depressione con perno a nord delle isole britanniche ( pressione al suolo inferiore a 930hPa) proviamo ad entrare ancor più nel dettaglio previsionale con l’ausilio dei Lam per delineare le zone italiane a maggior rischio fenomenologia violenta.
Nel corso della Vigilia natalizia una profonda ondulazione meridiana del getto polare con jet streaks superiori ai 200km/h incentiverà una rapida ed esplosiva ciclogenesi sul comparto ligure che arrecherà diffuso maltempo dapprima al centro nord e poi sulle regioni meridionali. Pertanto fino al 24 le condizioni meteo su gran parte delle nostre regioni saranno sostanzialmente buone, ad eccezione delle estreme regioni meridionali, Sicilia orientale e Calabria ionica specialmente, alle prese con una latente circolazione depressionaria sullo Ionio in fase di colmamento. Qualche piovasco non è da escludere sul nord ovest italiano dove iniziano a farsi sentire i primi sbuffi umidi spinti dall’estesa circolazione depressionaria che sta condizionando le condizioni meteorologiche dell’Europa centrale ed occidentale.
Un peggioramento più consistente è atteso dalla serata del 24 ad iniziare dal nord ovest. Precipitazioni, localmente abbondanti, interesseranno in questa prima fase del peggioramento la Liguria, e la fascia alpina e prealpina del Piemonte e Lombardia, qui con neve sopra i 1000 metri. Nel corso della giornata peggiorerà velocemente anche sulla Sardegna e sulle centrali tirreniche per il transito del fronte freddo annesso alla depressione. Rovesci e temporali quindi sull’isola, sulla Toscana ed il Lazio. Persisteranno le precipitazioni abbondanti sull’alta Lombardia, il Triveneto ed il Friuli con quota neve stazionaria sui 1000 metri. Tra il 24 ed il 25 gli accumuli maggiori si registreranno sulla Liguria , alta Lombardia, Friuli e alta Toscana con punte fino a 150mm/24h.Accumuli fino a 50/60 mm sulla Sardegna e sul Lazio. Vista la configurazione sinottica attesa, e le forti correnti meridionali, resteranno in ombra pluviometrica (piogge deboli o assenti) il Piemonte centro meridionale, la bassa Lombardia, il basso Veneto e l’Emilia centro orientale.
Durante la giornata di Santo Stefano il minimo depressionario,che avrà raggiunto valori al suolo stimabili sui 993hPa/995hPa, traslerà dal comparto ligure fino al basso Tirreno apportando un peggioramento anche sulle regioni centro meridionali. Al nord ovest le condizioni meteo miglioreranno decisamente, mentre le precipitazioni, localmente sottoforma di rovescio e temporale, interesseranno il versante tirrenico centro meridionale, la Sicilia e la Sardegna. Precipitazioni deboli, o al più moderate, sul versante adriatico. Gli accumuli maggiori in questa giornata sono attesi sulle aree a ridosso dell’Appennino laziale, sulla Campania e la Calabria con punte fino a 100mm/24h. Neve abbondante sopra i 1000 metri sul Lazio e in Sardegna per l’ingresso di aria più fredda e correnti di maestrale.
Durante i due giorni festivi la ventilazione sarà particolarmente sostenuta inizialmente da libeccio con raffiche fino a 90km/h sulla Sardegna, la Liguria, la Toscana, il Lazio e la Campania con forti mareggiate lungo le coste esposte. Con lo spostamento del minimo lungo il basso Tirreno la ventilazione diverrà di maestrale con raffiche più forti attese sulla Sardegna e sulla Sicilia.
Condizioni meteo “tempestose” quelle attese per i prossimi giorni che spingono ulteriormente a trascorrere le festività in compagnia di famigliari e parenti a casa.