”Per gli interventi di somma urgenza il Governo ha stanziato 16,5 milioni di euro per tutta la Toscana, solo in provincia di Siena i danni superano i 47 milioni. Sta nella differenza tra queste due cifre tutta la difficolta’ dei territori nell’affrontare i danni e, soprattutto, gli interventi necessari a ripristinare le condizioni di sicurezza sui fronti della viabilita’ e della difesa del suolo in seguito agli eventi alluvionali del 20, 21 e 24 ottobre scorsi in provincia di Siena”. Alla cifra complessiva presentata nel report senese, che compre una quota di danni veri e propri al patrimonio pubblico, ai privati e alle imprese e una quota di interventi necessari all’adeguamento delle situazioni critiche affinche’ gli eventi non si ripetano, vanno aggiunti altri 4 milioni di euro, cifra che stima i danni alle strutture produttive agricole in venti comuni della provincia. I dati sono stati presentati oggi in una conferenza stampa dall’Amministrazione Provinciale. Su questo fronte, che segue procedure autonome, la Regione deliberera’ entro i primi di dicembre per tutte le province interessate e inviera’ al Ministero una richiesta di riconoscimento della calamita’ naturale in agricoltura con richiesta di finanziamento sul Fondo di solidarieta’ nazionale. Dei 47 milioni di euro, quasi 37 milioni fanno riferimento al patrimonio pubblico (Provincia e diciassette Comuni per cui e’ stato dichiarato lo stato di emergenza) e circa 10 milioni di euro ai danni subi’ti da imprese e privati cittadini. Per questi ultimi, la Regione ha annunciato nei giorni scorsi che saranno sospesi per otto mesi i mutui di imprese e famiglie residenti o aventi sede legale/operativa nei comuni toscani che hanno subi’to danni a causa delle alluvioni. E’ in corso di approvazione in Consiglio regionale, ricorda la Provincia, anche la proposta di legge della Giunta Rossi per il “contributo straordinario di solidarieta'” alle famiglie alluvionate, con un tetto massimo di 5 mila euro a nucleo familiare, purche’ con Isee inferiore ai 36 mila euro. In base all’incontro dei giorni scorsi in Regione, inoltre, e’ stato stabilito che non sara’ piu’ necessario procedere all’accertamento dei danni ai privati da parte dei Comuni. Sara’ sufficiente che i cittadini, cosi’ come le imprese extra agricole, procedano con l’autocertificazione del danno subito. ”Abbiamo dato il via a lavori di somma urgenza per 2 milioni di euro per quanto riguarda il fronte viabilita’ – spiega il vice presidente e assessore ai lavori pubblici della Provincia, Alessandro Pinciani – e di circa 1 milione di euro per gli interventi di difesa del suolo. In totale, 3 milioni di euro per affrontare subito l’emergenza: liberare le strade da frane e smottamenti, installare la segnaletica di chiusura dei tratti danneggiati e di segnalazione dei percorsi alternativi, mettere in sicurezza le infrastrutture che hanno subi’to danni maggiori, come i ponti e i rilevati stradali. Negli interventi di somma urgenza non sono compresi la riparazione o la ricostruzione delle opere danneggiate perche la Provincia, dobbiamo essere molto chiari su questo, non e’ nelle condizioni economiche di poter intervenire” ”L’alluvione di ottobre – afferma il presidente della Provincia di Siena, Simone Bezzini – ha creato grossi danni al nostro territorio, di cui stanno facendo le spese famiglie e imprese”. ”Alle famiglie e alle imprese danneggiate – ha aggiunto Bezzini – va la nostra solidarieta’ e l’impegno che sara’ fatto tutto il possibile, finche’ ce lo consentiranno, per tonare alla normalita’. Per poter svolgere il nostro lavoro, pero’, ci servono risorse. Per questo mi aspetto che nella legge di stabilita’, in discussione in Parlamento, vengano individuati nuovi stanziamenti, sia per quanto riguarda le infrastrutture pubbliche che i danni ai privati. La comunita’, soprattutto nelle Crete Val d’Arbia, sta pagando un conto troppo salato”. ”Questi eventi – ha continuato Bezzini – richiamano anche ulteriori riflessioni: la necessita’ di assegnare con maggiore criterio le competenze, oggi frammentate tra troppi soggetti; semplificare la normativa in materia urbanistica per interventi di difesa del suolo, rendendo piu’ rapidi i tempi; l’esclusione di questi interventi, insieme alle opere in materia di edilizia scolastica, dal patto di stabilita”’. I territori intorno al comune di Buonconvento rimangono quelli con maggiori difficolta’ perche’ l’alluvione ha causato danni importanti sia sui rilevati stradali che sui ponti in strade di accesso a centri abitati e attivita’ produttive e agrituristiche. Le precipitazioni, soprattutto nella fascia delle Crete Val d’Arbia, hanno avuto carattere eccezionale: sono caduti 200 millimetri di acqua in 12 ore, circa un quarto delle precipitazioni di un anno. Basti pensare che la quantita’ di pioggia caduta supera un tempo di ritorno di 600 anni.