La foto che pubblichiamo a corredo dell’articolo si riferisce all’aspetto terrificante che presentava la mano di un giovane settentrionale di 22 anni, vittima di un incidente da esplosione accidentale di fuochi d’artificio nella notte del 29 dicembre 2010. La mano fu amputata al polso.
È consigliato di ingrandirla a pieno schermo perché questa immagine, vera, scattata dal Dottor Andrea Atzei, chirurgo della mano, polso e gomito del Policlinico “G.B. Rossi” di Verona, è più efficace di qualsiasi avvertimento riguardo ai danni gravi e spesso irreversibili che certi ordigni possono provocare.
Il bilancio del 1° Gennaio di ogni anno è sempre indicativo: il numero di morti e feriti per le follie della notte del Capodanno indicano la civiltà e la maturità di un popolo. Non è solo una questione di botti illegali ma anche di uso di armi da fuoco, eccessi di alcool e droghe, e pure di fuochi inesplosi del giorno dopo.
Si può festeggiare e fare baldoria restando presenti a se stessi. Non è perbenismo e moralismo ma realtà che sembra non dover interessare nessuno, salvo poi scoprire che qualcuno in famiglia ci ha rimesso la salute o addirittura la vita.
COME PROTEGGERE GLI ANIMALI – I festeggiamenti per l’arrivo del nuovo anno sono spesso un incubo per gli animali: il rumore di petardi e fuochi d’artificio, spesso fatti scoppiare anche nei giorni immediatamente precedenti il capodanno, terrorizzano i quattro zampe che possono essere colpiti da veri e proprio attacchi di panico. E’ importante ricordare infatti, che gli animali hanno una diversa percezione dei rumori, nei cani, ad esempio, il senso dell’udito e’ notevolmente superiore a quello umano. Oltre a sentire vibrazioni comprese tra 20 mila e 40 mila Hz (l’uomo non sente quelle che superano i 20 mila) sentono ad un volume doppio del nostro. Inoltre, una componente dei fuochi per noi marginale, quella olfattiva, e’ particolarmente rilevante per i cani che sono in grado di sentire odori ad una concentrazione un milione di volte inferiore a quella percepita dall’uomo e ad una distanza per noi inimmaginabile. E’ quindi facile intuire quale sia lo stato di ansia e terrore che anticipa e accompagna lo scoppio simultaneo di migliaia di petardi, mortaretti e fuochi artificiali. I fuochi d’artificio rientrano tra gli stimoli che provocano sensibilizzazione, ovvero un progressivo aumento della risposta di paura poiche’ sono stimoli di forte intensita’, non sono prevedibili, compaiono a intervalli irregolari e non c’e’ possibilita’ di fuga. Alcuni soggetti piu’ sensibili, oltre allo stato fobico quando sentono i fuochi, sviluppano anche uno stato ansioso per tutto il periodo che precede e segue la fine dell’anno. Cosa possiamo fare per aiutarli? Teniamo gli animali il piu’ lontano possibile dai festeggiamenti e dai luoghi in cui i petardi vengono esplosi Non lasciamoli soli. Gli animali fobici potrebbero avere reazioni incontrollate e ferirsi, quindi e’ necessario stare loro vicino, senza esagerare con coccole e carezze. E’ necessario mostrarsi tranquilli e felici, cercando di distrarli, se possibile, con giochi e bocconcini, mostrando che non c’e’ nulla di cui preoccuparsi. Non lasciamoli in giardino. Tenere in casa o in un luogo protetto e rassicurante anche gli animali che abitualmente vivono fuori in modo da scongiurare il pericolo di fuga. Teniamo alto il volume di radio o televisione in modo che venga attutito il rumore dei botti proveniente dall’esterno, chiudendo le finestre e abbassando persiane. Lasciamo che si rifugi dove preferisce, anche se si tratta di un luogo che normalmente gli e’ “vietato”. Durante le passeggiate teniamoli al guinzaglio, evitando anche di liberarli nelle aree per gli animali per evitare fughe dettate dalla paura. E’ fondamentale non portarli fuori a mezzanotte o nelle ore immediatamente precedenti perche’ spesso gli scoppi iniziano con anticipo. Nei mesi precedenti facciamo visitare l’animale da un veterinario comportamentalista che prescrivera’ la terapia da seguire, sia comportamentale che, nel caso si necessario, farmacologica. Evitiamo soluzioni fai-da-te somministrando tranquillanti, alcuni sono addirittura controindicati e fanno aumentare lo stato fobico. Rivolgiamoci ad un veterinario comportamentalista per un processo graduale di desensibilizzazione, esponendo l’animale allo stimolo ad un’intensita’ progressivamente aumentata quando si trova in uno stato di rilassamento emozionale. Sensibilizziamo l’opinione pubblica, e soprattutto i bambini, su quanto questi inutili rumori possano essere dannosi per i quattro zampe. “Ogni anno i botti fanno vittime sia umane che animali – ricorda Massimo Comparotto, Presidente OIPA Italia – Nel periodo che va dalla meta’ di dicembre ai primi giorni di gennaio riceviamo moltissime segnalazioni di animali domestici smarriti, feriti o morti a causa dei botti: e’ importante che tutti comprendano quanto un momento di festa per alcuni diventi motivo di sgomento e terrore per altri. Chi ama gli animali non spara botti”.