Continuano i disagi in Veneto dopo la forte ondata di maltempo che da ieri ha interessato la regione colpendo, in particolare, le zone di montagna in provincia di Belluno. L’Anas è al lavoro per ripristinare la situazione e per le operazioni di sgombro neve ha schierato 22 mezzi speciali sulle statali 51, 51bis e 52, le più colpite dall’emergenza.
Gli interventi, condivisi con la Prefettura di Belluno, sono stati principalmente dedicati a mantenere la transitabilità della SS51 sino al km 102 (località Fiames di Cortina d’Ampezzo), dell’intero tronco della SS51 bis tra il km 0 (Bivio di Tai) e il km 12 (innesto con la SS 52) e della SS52 tra i comuni di Lorenzago di Cadore (km 72) e Santo Stefano di Cadore (km 87), gravati da intenso traffico turistico. Sono ancora bloccati i passi dolomitici di Cimabanche (altitudine 1.529 mslm, confine con Alto Adige, km 118 della SS51); Monte Croce Comelico (alt. 1.636 mslm, confine con Alto Adige, km 110 della SS52); Mauria (alt. 1.298 mslm, confine con Friuli – Venezia Giulia, km 64 della SS52) e, al momento, permangono le difficoltà di comunicazione e rifornimento mezzi a causa del perdurante black-out elettrico. La strada statale 51 “di Alemagna” è transitabile con gomme termiche fino a San Vito di Cadore (km 88) e con catene montate sino a Fiames di Cortina d’Ampezzo (km 102), mentre la circolazione è interdetta dal km 102 al Passo di Cimabanche.
Sono in corso le operazioni di rimozione di alberature, di tralicci e di ripristino della viabilità, e si prevede di ridare la piena transitabilità sino al Passo entro le ore 12, compatibilmente con la verifica del rischio valanghe.
Sulla strada statale 51 bis “di Alemagna” è possibile la circolazione con gomme da neve sull’intera tratta. Infine, la strada statale 52 “Carnica” è percorribile con gomme termiche tra le località “Pineta” di Lorenzago di Cadore (km 68) e Santo Stefano di Cadore (km 87), con catene montate sino a Padola (km 102). La circolazione è interdetta, invece, tra il km 102 e il km 110 (Passo Monte Croce), e tra il km 68 e il km 64 (Passo Mauria). Sono in corso le operazioni di rimozione di alberature, di tralicci dell’alta tensione e di sgombero del piano viabile; si prevede di ridare la piena transitabilità ai passi di Monte Croce e Mauria entro il pomeriggio odierno compatibilmente con la verifica del rischio valanghe.
Sono ancora i gruppi elettrogeni ad assicurare l’energia elettrica a Cortina d’Ampezzo, flagellata con altri comuni del Bellunese dall’eccezionale ondata di maltempo che da ieri ha provocato il black out sulle montagne venete. Dalla mattina i tecnici di Enel e Terna stanno effettuando una ricognizione per determinare le cause del guasto che ha riportato indietro di cento anni le vallate dolomitiche. Nelle case ci si è dovuti arrangiare con candele e riscaldamento a legna, per chi lo ha. Nella notte sono stati numerosi gli interventi dei vigili del fuoco che hanno portato gruppi elettrogeni per supplire all’assenza di elettricità. Sarebbe stata infatti la neve copiosa a far cadere diversi alberi sui pali dell’energia elettrica, interrompendo così la fornitura elettrica. Il timore è che il danno possa essere sia alla linea di alta tensione che a quella media. A Cortina d’Ampezzo e nei comuni limitrofi ci si sta attrezzando coi gruppi elettrogeni. Ieri notte nell’agordino e a Falcade le famiglie hanno dovuto trascorrere la notte a “fare filò”, come si dice in Veneto, chiaccherando insieme vicino al caminetto.