Fecondazione assistita, secondo studio USA sono sempre più i figli “singoli”

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In frenata il ‘boom’ di nascite multiple dovuto al ricorso alle tecniche di fecondazione assistita (Fiv) e in aumento quelle di bebe’ ‘singoli’. Almeno negli Stati Uniti, dove gli esperti dei Centers for Disease Control and Prevention e di altre istituzioni scientifiche hanno esaminato le tendenze delle nascite negli Stati Uniti dal 1971 al 2011, pubblicando un nuovo studio sul ‘New England Journal of Medicine’. Gli autori del rapporto attribuiscono questo cambiamento all’applicazione delle nuove linee guida che sollecitano i medici a trasferire solo uno o al massimo due embrioni nelle pazienti che sperano di rimanere incinta. Un orientamento emerso la prima volta dalla Society for Assisted Reproductive Technology nel 1998, lo stesso anno in cui i tassi di ‘triplette’, ma anche di nascite di 4-5 gemelli insieme, hanno raggiunto il picco negli Stati Uniti. Nel complesso, le nascite plurime sono passate dall’1,8% nel 1971 al 3,5% nel 2011, soprattutto fra le donne piu’ avanti con gli anni. Ma rappresentano un problema dal punto di vista medico, perche’ comportano maggiori rischi per le donne e i bambini, scrivono gli autori dello studio. Per non parlare delle importanti conseguenze finanziarie per le famiglie. In passato, pero’, i medici optavano spesso per il trasferimento di 3 o piu’ embrioni durante la fecondazione in vitro per aumentare le probabilita’ di avere almeno un nato vivo. Grazie ai progressi delle tecniche di fertilizzazione artificiale, invece, i tassi di successo sono aumentati, ed e’ diventato piu’ semplice per gli specialisti convincere le pazienti a trasferire solo uno o due embrioni. I medici che eseguono la fecondazione in vitro sono tenuti a comunicare i dati al National Assisted Reproductive Technology Surveillance System. Esaminandoli, gli esperti hanno calcolato che nel 1998 venivano trasferiti 3 o piu’ embrioni nel 79% dei casi. Nel 2011, la percentuale e’ calata al 24%. Come risultato, il tasso di ‘triplette’ si e’ ridotto del 79% in questo periodo. Inoltre, sempre nel 1998, solo il 6% dei cicli prevedeva l’impianto di un solo embrione, mentre nel 2011 la percentuale e’ salita al 21%. Ancora, il 48% delle nascite di 3 o piu’ bambini era dovuto a Ivf, come anche il 10% delle nascite gemellari. Nel 2011 si e’ scesi al 32% nel primo caso e si e’ saliti al 17% nel secondo.

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