L’intenso ciclone mediterraneo che si è formato nella giornata di ieri a Sud della Sicilia, ha oggi cominciato una lenta risalita verso la penisola. I fenomeni si sono quindi presto propagati a buona parte dell’Italia meridionale, soprattutto nel settore ionico e del medio-basso adriatico. Il forte gradiente barico, con isobare molto ravvicinate (Fig.1), ha favorito non solo piogge intense ( che sono andate ad aggiungersi ad una situazione resa già difficile dalle abbondanti precipitazioni dei giorni scorsi), ma anche impetuosi venti, con raffiche superiori in molti casi ai 100 Km/h.

Gli effetti maggiori a tal proposito si sono avuti lungo tutte le coste esposte, dove si sono abbattute violente mareggiate, in alcuni casi con onde eccezionalmente alte, come nel caso della Calabria ionica, con altezze massime fino al valore record di 12 m. Ma i venti hanno sferzato un po’ tutto il Centro-Sud, con punte prossime o superiori ai 100 Km/h sui passi appenninici, sull’Alto Lazio, in Ciociaria, sul Casertano e sulla Puglia adriatica (Fig.2).
E se proprio nel Lazio non si sono avute neppure deboli pioviggini, lo stesso non possiamo dire per il vento: questo ha cominciato a soffiare con forza già nella serata di ieri, per poi rinforzarsi ulteriormente in nottata. Purtroppo si segnale anche una vittima a Roma, dove un motociclista 40enne è stato colpito, mentre era in sella alla sua moto, da un albero caduto per il forte vento sulla Via Cristoforo Colombo. Sempre nella Capitale, è caduto un altro albero ad alto fusto in via Flaminia, poco dopo il cimitero di Prima Porta, finendo su un’auto in transito e ferendo le due persone che erano a bordo, fortunatamente non in maniera grave.
Numerosi disagi anche nel Frusinate: nell’alta Ciociaria si contano alberi caduti a Fiuggi e sugli Altopiani di Arcinazzo; anche nel Sud della provincia, in particolare nel Cassinate si segnalano diversi danni, non solo agli alberi ma anche alla rete Telecom ed Enel, con ovvie ripercussioni sulle linee elettriche e telefoniche. Le foto a corredo dell’articolo sono state scattate oggi pomeriggio da chi vi scrive nel comune di Cervaro (FR), dove si segnalano numerosi alberi e lampioni abbattuti, vicoli e strade chiuse al traffico, oltre a danni a tetti e chiese; in particolare due alti cipressi sono rovinosamente caduti sul piazzale antistante la principale chiesa del paese, mentre un’imponente pino si è schiantato su un piazzale poco distante. Per fortuna gran parte dei danni si sono avuti in nottata, scongiurando così il coinvolgimento, anche grave, di esseri umani.