Inquinamento Pechino: i piloti devono imparare ad atterrare in condizioni di scarsa visibilità

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Le autorità aeronautiche cinesi chiederanno presto ai comandanti dei voli interni diretti a Pechino di imparare a usare un sistema per eseguire atterraggi in condizioni di scarsa visibilità, allo scopo di combattere i ritardi divenuti ormai cronici anche a causa del forte inquinamento della capitale. Fra i principali aeroporti internazionali del mondo quello di Pechino, che è il più grande della Cina, detiene il record di ritardi nei voli con solo il 18% degli aerei che decollano in orario. Il fitto smog ha causato la cancellazione o ritardi di diversi voli a causa della visibilità ridotta a poche centinaia di metri. I funzionari aeroportuali, tuttavia, attribuiscono solitamente i ritardi alle condizioni meteo piuttosto che all’inquinamento. L’obbligo di saper atterrare in condizioni di scarsa visibilità, riporta un funzionario anonimo dell’Amministrazione dell’aviazione civile cinese, sarà effettivo a partire dal primo gennaio 2014. Il funzionario ha inoltre aggiunto che l’ordinanza sarà valida per tutti i comandanti di voli diretti a Pechino in arrivo da grandi aeroporti nazionali come Canton, Shanghai, Chengdu e Shenzhen. Nello specifico, i piloti dovranno imparare ad atterrare con l’assistenza di un sistema di precisione, che entra in azione quando la visibilità scende sotto i 400 metri. Al momento quando le condizioni peggiorano fino a questo punto gli aerei vengono dirottati in altri scali. Il sistema permette di atterrare automaticamente con la supervisione di un equipaggio umano. Gli esperti affermano che la sicurezza in questo modo aumenta, ma è necessario un addestramento aggiuntivo per la supervisione delle apparecchiature sia a bordo sia a terra.

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