La Regione Veneto intende avanzare la richiesta dello stato di calamita’ per il grave black out che ha colpito la montagna bellunese dopo la nevicata di Santo Stefano. La Giunta regionale, nell’ultima seduta dell’anno, che si terra’ questo pomeriggio, analizzera’ la delibera proposta dal presidente Luca Zaia di richiesta di stato di calamita’ per i Comuni del bellunese colpiti dall’interruzione elettrica. Lo ha annunciato lo stesso governatore leghista. “E’ una vicenda – ha detto – che non lascia l’amaro in bocca, ma una grande incazzatura, visto che giusto oggi ho ricevuto comunicazione dal Cai che non ha luce da quattro giorni. La mia non e’ un’accusa verso qualcuno, perche’ aspetto prima che si chiarisca fino in fondo se ci sono responsabilita’ oggettive, e oggi siamo al livello di una denuncia contro ignoti”. “Ma la verita’ – ha aggiunto – e’ che sfido chiunque a dire che tutto questo sarebbe accaduto ugualmente se fossero stati tagliati gli alberi che minacciavano i tralicci e aspetto di sapere di chi e’ la colpa dei 14 chilometri di tralicci caduti, senza accusare nessuno. Non legittimo le proteste di chi si lamenta per un’ora di coda in macchina, ma e’ innegabile, e non giustificabile, il disagio che tanti hanno dovuto sopportare”. Zaia ha sottolineato che “anche nelle calamita’ ci sono priorita’: non esiste paragonarci ai morti della Sardegna – ha detto -, ma questa resta indubbiamente una calamita'”. Zaia ha definito la richiesta a Roma del riconoscimento dello stato di calamita’ come “un atto dovuto”. Zaia peraltro ha aggiunto che la richiesta formale di riconoscere i danni viene fatta “con meno vergogna, pensando – ha ricordato – ai 21 miliardi di tasse che ogni anno versiamo a Roma. Cortina ci ha aiutato dal punto di vista mediatico, ma ci sono altri Comuni, isolati, che hanno risentito di disagi ancor maggiori e non c’e’ solo l’aspetto turistico, ma anche quello dei cittadini, da tenere in conto. Lo stato di calamita’, il danno economico e quello d’immagine ci stanno tutti in un black-out che non esito a definire infrastrutturale”. Difficile ancora quantificare il danno: “se va in porto la richiesta a Roma – ha spiegato il presidente del Veneto – ci aiuteranno nella contabilita’ i 23 Comuni coinvolti. Ma il riflesso negativo per Cortina, in pole position per la Coppa del Mondo 2019, e’ unico”. Sul black out del belluese Zaia ha auspicato inoltre la nomina di un commissario “con poteri speciali, come per l’alluvione, per avere operativita’ e recuperare dai danni in tempi celeri. Finche’ non sara’ fatta chiarezza su tutto non sono in grado di dire chi dovra’ pagare il conto. Ma certo l’accaduto va ricostruito ed e’ mio dovere tutelare i veneti”.