Maltempo, il vice sindaco di Cortina: “adesso bisogna capire cos’è successo e perchè”

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neve“Senza luce per un giorno e mezzo, senza telefoni e senza notizie certe. Eravamo riusciti a contattare le societa’ elettriche, ma nessuno sapeva dirci dove fosse il problema e quanto sarebbe durato. La stessa situazione la viveva la Prefettura con la quale riuscivamo a comunicare saltuariamente quando la linea telefonica ce lo permetteva. Ciononostante, la Comunita’ di Cortina ha retto: tutti gli operai al buio hanno lavorato giorno e notte per per rendere le strade percorribili, mentre si sono segnalati tantissimi casi di solidarieta’, dai vigili del fuoco ai carabinieri fino agli alberghi con generatore che hanno condiviso caldo e elettricita’ con chi era rimasto senza”. Questo il racconto del vice sindaco di Cortina d’Ampezzo, Enrico Pompanin, dei due giorni, 26 e 27 dicembre, di black out elettrico. “Qualcuno si e’ lamentato che dal Comune non sono arrivate informazioni, ma il Comune non aveva mezzi per comunicare. – spiega ancora Pompanin – Il Comune aveva solo da coordinare gli interventi diretti da mettere in pratica all’istante e questo ha fatto, dando la priorita’ alle strutture di ricovero e sanitarie e liberando le strade dalla neve. E’ evidente che si sono dimostrate delle deficienze strutturali molto gravi”. “L’arrivo dei generatori non e’ stato pianificato e abbiamo dovuto rispondere alle singole emergenze di volta in volta. – continua il vicesindaco – Ancora oggi non ci arrivano informazioni tempestive sull’arrivo e la dislocazione dei generatori. La debolezza della linea elettrica che ha lasciato 150mila persone al buio, dall’Alto Adige al Cadore, e’ evidente a tutti, cosi’ come la scarsa manutenzione sulle linee che e’ probabilmente una delle cause principali del black out, assieme al peso eccezionale della nevicata. Ora – evidenzia Pompanin – bisogna capire cosa e’ successo, verificare, come ha detto Zaia, dove sono avvenuti i problemi e lavorare per risolverli definitivamente, senza isterismi e caccia alle streghe”. “Quanto avvenuto porta un insegnamento per tutti: non deve succedere mai piu’. Soprattutto pensando al 2019, – afferma ancora Pompanin – dobbiamo avere e poter esibire la certezza che si rimedi alla debolezza strutturale dimostrata dalle linee. So che molti hanno ironizzato sul web, cianciando di caviale e champagne da inviare come aiuti umanitari. Una miserabile meschinita’. Facile fare ironia dal computer mentre noi al buio spalavamo la neve”. “Ma la verita’ a Cortina e’ che tante mamme con figli sono rimaste al buio, cosi’ come gli ospiti della casa di riposo e i nostri anziani nelle case. – continua il vicesindaco – Queste sono le persone alle quali gli operai, carabinieri, polizia, vigili del fuoco e personale del Comune hanno pensato, offrendo cibi caldi, elettricita’ e i generatori a disposizione. Oggi alle 14:30 e’ fissato un incontro tra Forze dell’Ordine, personale di Soccorso e Comune per fare il punto della situazione”. “Ora bisogna guardare avanti – conclude il vicesindaco – gli alberghi e i turisti hanno subito danni e disagi gravissimi, ma la corrente e’ tornata nella quasi totalita’ del nostro territorio, gli impianti funzionano, la situazione si sta stabilizzando: la stagione va avanti e, tra tutto quello che e’ successo, una cosa, se non altro, e’ certa: Cortina e’ piena di neve quanto non mai”.

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