In piena corsa allo spazio, con la Cina che ha piazzato la sua prima bandiera sullaLuna, anche l’Iran rilancia le sue ambizioni mandando in orbita una scimmia per la seconda volta. Eppure l’Occidente teme che dietro al programma spaziale di Teheran si nascondano finalita’ militari. L’agenzia statale Irna ha reso noto che oggi una scimmia, chiamata ‘Fargam’, e’ stata inviata nello spazio a bordo di un razzo, raggiungendo i 120 chilometri di altitudine. Le immagini trasmesse dalla televisione del regime hanno mostrato il decollo. Al rientro, secondo il commentatore, un elicottero ha riportato a terra la capsula contenente l’animale. Poi sono state diffuse le immagini di una scimmia in camicia rossa. Il presidente Hassan Rohani ha inviato un messaggio di felicitazioni agli ingegneri e agli scienziati “per il secondo soggiorno di una creatura nello spazio”, ma sul successo dell’esperimento non mancano i dubbi. Gia’ lo scorso gennaio l’Iran aveva parlato di un’altra scimmia inviata in orbita con successo, a bordo di una capsula, per circa venti minuti. Tuttavia, le immagini ufficiali avevano mostrato l’animale parecchio diverso tra il decollo e l’atterraggio. In realta’, le potenze occidentali e Israele sospettano che il programma spaziale iraniano possa nascondere progetti per sviluppare missili in grado di portare testate nucleari. Gli sforzi iraniani per testare missili balistici tiene da tempo in allarme soprattutto Israele, ritenuto il principale bersaglio di Teheran, che ha piu’ volte invocato attacchi preventivi sui siti nucleari iraniani ed ha speso miliardi di dollari per dotarsi di un imponente sistema di difesa. Teheran, dal canto suo, sostiene che i suoi programmi spaziali e nucleari sono pacifici e mantiene l’obiettivo di mandare in orbita il primo uomo entro il 2020. Per dimostrare che l’embargo tecnologico, militare ed economico provocato da quasi un decennio di sanzioni occidentali non ha alcun effetto.(