La Soprintendenza per i Beni Archeologici della Calabria comunica che, in seguito alla scossa di terremoto avvenuta questa mattina nello stretto di Messina, non si sono registrati danni all’interno del Nuovo Museo Archeologico di Reggio Calabria. In particolare, le basi antisismiche progettate dall’Enea (Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l’energia e lo sviluppo economico sostenibile) hanno assicurato il massimo isolamento dei Bronzi di Riace, garantendone la sicurezza durante le sollecitazioni del sisma. Le basi antisismiche, sui cui da sabato scorso le due celebri statue antiche sono esposte nel Museo Archeologico di Reggio Calabria, sono state realizzate dall’ing. Gerardo De Canio, che ha anche coordinato il gruppo di esperti che si è occupato delle varie e complesse fasi della loro ricollocazione.
Le basi realizzate in marmo di Carrara, e assicurano il massimo isolamento delle statue nei confronti delle sollecitazioni dei terremoti nelle direzioni orizzontali e verticale. Per ciascuna statua è stata realizzata una base costituita da due blocchi di marmo sovrapposti; su entrambe le superfici interne dei due blocchi sono state scavate – in modo speculare – quattro calotte concave, nel mezzo delle quali sono collocate quattro sfere, anch’esse di marmo. Le calotte concave e le sfere di marmo svolgono la funzione antisismica, e la loro dimensione viene definita in fase di progettazione in rapporto al grado di protezione sismica necessaria. Nel blocco di marmo superiore sono inseriti elementi dissipativi per l’isolamento sismico da oscillazioni nella direzione verticale. I dispositivi installati richiedono una manutenzione minima. In presenza di un terremoto è la parte sottostante della base a subire l’azione sismica, e si può muovere con il terreno senza trasmettere alla parte superiore le sollecitazioni, in quanto completamente assorbite dal movimento delle sfere all’interno delle cavità ricavate nel marmo. Il movimento delle sfere conferisce al sistema la capacità di spostamenti rigido e con un attrito molto ridotto, caratteristiche che minimizzano o rendono quasi nulle le sollecitazioni. Il sistema è particolarmente adatto per le statue sviluppate in verticale, come i Bronzi di Riace, o il David di Michelangelo, che hanno una base di appoggio molto ridotta e che quindi presentano nelle gambe il loro punto di maggiore vulnerabilità anche alle minime oscillazioni, che ne possono compromettere l’integrità strutturale e causare il ribaltamento.
Per effettuare le verifiche di funzionalità e sicurezza, sono state realizzate delle copie in scala reale delle statue dei Bronzi di Riace, che sono state poi poggiate sulle nuove basi di marmo, e poi messi sulle “tavole vibranti” che simulano i terremoti presso il Centro Ricerche Enea della Casaccia (vicino Roma). Le tavole vibranti sono impianti sperimentali complessi, di grandi dimensioni, in grado di riprodurre i terremoti reali nelle componenti orizzontali e verticale, e che per le prove di qualificazione delle basi hanno simulato terremoti anche superiori al livello massimo previsto per il sito del Museo a Reggio Calabria, senza che le copie delle statue abbiano subito alcuna sollecitazione. La realizzazione di queste basi deriva da una convenzione stipulata dall’ENEA e la Direzione Regionale per i Beni Culturali e Paesaggistici della Calabria. L’esigenza di un più adeguato e sicuro isolamento sismico dei Bronzi di Riace è stata determinata dalla loro nuova collocazione all’interno del Museo Archeologico Nazionale della Magna Grecia di Reggio Calabria. Per queste basi sono stati utilizzati gli isolatori sismici sviluppati dall’Enea per la protezione di strumentazioni delicate, sistemi di comunicazione e di gestione dei dati rilevanti ai fini della sicurezza, sale operatorie, gasdotti, apparecchiature in centrali di produzione e/o trasformazione dell’energia elettrica, sistemi di sicurezza di impianti a rischio, e per il patrimonio culturale.