Torre Orsaia: erosione del fiume Bussento e pericolo per la superstrada Bussentina

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bussentina 1Il giorno 28 dicembre 2013 su invito del Sindaco di Torre Orsaia, nell’ambito di una convenzione di studio scientifico con il CNR-ISAFOM, abbiamo proseguito i rilievi, già iniziati nell’ottobre 2012, nel fondo valle Bussento, di fronte alla Country House Bussento, dove avevamo rilevato e segnalato un grave fenomeno erosivo che stava progressivamente determinando lo spostamento del corso fluviale in sinistra orografica fino a lambire il rilevato della Bussentina, innescando già i primi dissesti del rilevato stesso.

Vista la gravità e velocità del fenomeno avevamo subito sollecitato un immediato ed adeguato intervento teso a mettere in sicurezza la superstrada dal momento che essa riveste una significativa importanza socio-economica per tutto il Golfo di Policastro.

Purtroppo abbiamo assistito ad una irresponsabile inattività da parte delle istituzioni preposte alla tutela del territorio ed alla sicurezza dei cittadini e delle infrastrutture di importanza strategica come la Bussentina.

Il sopralluogo è stato teso a verificare il tipo di intervento in atto da parte del Comune di Santa Marina nell’alveo fluviale caratterizzato da una attiva e veloce dinamica geomorfologica al fine di valutare gli eventuali effetti benefici a breve e medio termine e gli eventuali impatti negativi immediati e a breve termine.

Osservazioni eseguite

Nella figura 1 sono sintetizzati schematicamente i risultati acquisiti con il sopralluogo, ubicati su una foto satellitare recente tratta da Bing Maps. Si precisa che la corretta ubicazione degli interventi realizzati fino al giorno 28 dicembre 2013 può essere effettuata solo in seguito a dettagliato rilievo topografico. Le osservazioni fatte consentono di prevedere e valutare gli impatti più significativi delle modificazioni attuate.

In corrispondenza della più accentuata erosione fluviale che ha lambito il rilevato della Bussentina è stato realizzato un accumulo di ghiaia grossolana (Ag1) per colmare in parte l’area dalla quale sono stati erosi i sedimenti del terrazzo alluvionale originario con una entità di circa 10 m all’anno (in senso orizzontale dall’originario alveo verso il rilevato stradale). La ghiaia è stata utilizzata anche per ricostituire i sedimenti del rilevato franato. Lo spessore medio della ghiaia accumulata varia da circa 80 cm a circa 1,50m. Si tratta di ghiaia sciolta che si mostra facilmente erodibile dall’acqua di piena fluviale e non costituisce una messa in sicurezza del rilevato stradale della Bussentina.

Alcune centinaia di metri a monte sono stati realizzati accumuli di ghiaia grossolana per similare un argine che dovrebbe deviare l’acqua del Bussento.

L’ “argine” più a monte (Ar 1) serve per deviare il corso fluviale verso ovest e dovrebbe creare le premesse per la disattivazione del ramo che scorre parallelamente alla Bussentina (da). Si tratta di un rilevato di circa 1,5 m, ampio circa 3 m alla base che in parte è stata realizzata su grossi tronchi d’albero.

L’argine Ar 2 dovrebbe servire, una volta completato, a deviare il corso fluviale verso sud ovest all’interno del canale (ca) che è stato scavato eliminando la vegetazione d’alto fusto preesistente.

Gli “argini” sono assolutamente non idonei a resistere all’impatto di una piena fluviale che li sormonterebbe, come si evince dalle evidenze delle altezze raggiunte dalle recenti piene fluviali.

In corrispondenza dell’accumulo di ghiaia Ag1, nell’alveo fluviale sono state effettuate modificazioni della morfologia mediante asportazione della ghiaia.

E’ stato realizzato un nuovo canale (ca) mediante sbancamento dei sedimenti del terrazzo fluviale e asportazione della fitta vegetazione d’alto fusto preesistente che rappresenta una deviazione del corso dell’alveo fluviale.

In pratica il canale taglia il terrazzo attorno al quale scorre il fiume e dovrebbe isolare il preesistente alveo per allontanarlo dalla sponda sinistra orografica su cui si trova la Bussentina.

Tale modificazione determinerà un incremento della locale pendenza dell’alveo fluviale e indirizzerà l’acqua delle piene contro la sponda destra orografica, più a valle del canale, che sarà investita perpendicolarmente e sarà inevitabilmente interessata da gravi e rapidi fenomeni erosivi.

Impatti previsti

Nella figura 2 sono ubicati schematicamente i più significativi impatti previsti nel prossimo futuro nella zona interessata dagli interventi realizzati dal Comune di Santa Marina nell’alveo fluviale del Bussento.

Gli “argini” di ghiaia grossolana, così come visti il giorno 28 dicembre 2013, non sono in grado di sopportare l’impatto di piene fluviali come quelle che si sono verificate tra l’autunno e l’inverno 2013 e i cui segni sono ben evidenti sui terrazzi fluviali.

Si prevede, pertanto, che piene fluviali come quelle recenti “distruggeranno” gli argini (da) per cui si ripristineranno, poco alla volta, i percorsi fluviali oggi esistenti (ra).

E’ prevedibile, pertanto che il flusso idrico delle piene andrà nuovamente ad incidere quasi perpendicolarmente sull’accumulo di ghiaia sciolta realizzato per proteggere il rilevato della Bussentina.

La ghiaia non rappresenta un baluardo efficace contro l’erosione fluviale per cui si potrebbe riproporre il pericolo per la stabilità del rilevato stradale (Er).

Se l’imbocco del nuovo canale viene approfondito potrebbe rappresentare una momentanea deviazione per il corso fluviale che incanalandosi determinerebbe una accentuata erosione dei sedimenti del terrazzo e la asportazione e trasporto della fitta vegetazione arborea d’alto fusto (Er+dv).

I tronchi d’albero di altezza variabile da circa 10 a circa 20 m, che potrebbero essere divelti quasi contemporaneamente, determinerebbero seri problemi per il tratto fluviale a valle a causa di probabili intasamenti e, una volta trasportati in mare, creerebbero gravi problemi di sicurezza per la navigazione da parte di natanti di limitate dimensioni.

Il nuovo canale indirizza la corrente fluviale verso l’ansa fluviale più a valle dove inciderebbe perpendicolarmente contro la sponda destra orografica. Tale nuova situazione determinerà un aggravamento dei fenomeni erosivi e la distruzione dell’esistente vegetazione d’alto fusto (Er+dv).

Conclusioni

In base a quanto rilevato si ritiene che gli interventi realizzati nell’alveo del fiume Bussento rappresentino una “apparente” e solo momentanea difesa del rilevato della superstrada Bussentina.

Apparente perchè l’accumulo di ghiaia non costituisce una difesa dall’erosione fluviale.

Apparente perchè gli “argini” di ghiaia grossolana non possono essere considerati baluardi validi in grado di opporsi alle piene fluviali simili a quelle che recentemente si sono verificate.

In particolare la nuova sistemazione fluviale si regge sull’ “argine” Ar 1 di figura 1 che dovrebbe deviare verso ovest il corso d’acqua che poi dovrebbe dirigersi verso il nuovo canale che taglia il terrazzo fluviale attraverso una fitta vegetazione d’alto fusto.

Tale “argine” non può funzionare a lungo; alla prima piena fluviale consistente e simile a quelle recenti l’accumulo di ghiaia grossolana verrebbe eroso e smantellato per cui il corso fluviale riprenderebbe l’attuale alveo.

Si ripristinerebbero, pertanto, le condizioni che hanno determinato l’erosione del terrazzo alluvionale in sinistra orografica fino a lambire il rilevato stradale.

La deviazione del corso fluviale, in occasione delle piene, creerà le premesse per l’erosione del suolo e distruzione della vegetazione d’alto fusto con mobilizzazione di numerosi tronchi d’albero.

Allo sbocco del nuovo canale si determineranno le condizioni per accentuati e rapidi fenomeni erosivi che possono indurre anche l’instabilità del sovrastante versante.

E’ parere degli scriventi che interventi con deviazioni fluviali simili non possano essere realizzati solo in un tratto del corso fluviale interessato da una rapida e marcata dinamica geomorfologica.

Si possono certamente innescare imprevedibili modificazioni dell’alveo e delle sponde che possono annullare velocemente i presunti benefici per ottenere i quali sarebbero stati realizzati gli interventi da parte del Comune di Santa Marina.

Appare singolare che dopo dopo la nostra segnalazione (dell’ottobre 2012) del grave problema erosivo che stava per mettere in pericolo la superstrada Bussentina i rappresentanti delle istituzioni competenti non abbiano avviato un intervento ben studiato e progettato per mettere in sicurezza l’arteria di importanza strategica nel quadro di un intervento di tutela e valorizzazione ambientale del corso del fiume Bussento e si abbandoni la improcrastinabile soluzione del problema ad estemporanei interventi da parte di un Ente Locale in un ambiente fluviale di straordinaria naturalità e bellezza e per di più protetto!

Franco Ortolani – Ordinario di Geologia

Silvana Pagliuca – Ricercatrice CNR-ISAFOM 

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