Sono ”conclusivi” i dati pubblicati su Science, secondo i quali Marte era in grado di ospitare la vita. E’ il commento del coordinatore scientifico dell’Agenzia Spaziale Italiana (Asi), Enrico Flamini per il quale, alla luce della scoperta, diventa ancora piu’ importante la missione ExoMars, pianificata dall’Agenzia Spaziale Europea (Esa) per il 2016 e per il 2018, con una forte partecipazione scientifica ed industriale italiana. ”A questo punto – ha detto – Exomars diventa una missione fondamentale. Curiosity non ha a bordo strumenti per rilevare materiale organico, mentre Exomars li avra’. Se andremo, e sono sicuro che lo faremo, su terreni simili a quelli dove si trova ora il rover americano sono altrettanto certo che avremo delle sorprese”. La fase della missione, in programma nel 2018, prevede un rover per esplorare il terreno circostante la zona di atterraggio. “La notizia della probabile vita nel passato di Marte – conclude Flamini – potra’ dare ulteriore luce all’importanza delle missioni verso il pianeta rosso, ammesso che qualcuno avesse ancora il dubbio. Marte rimane un obiettivo importante e si dovra’ cominciare anche a pensare a delle missioni con uomini a bordo”.