Ad est, tra penisola scandinava, Europa orientale e Russia è presente un campo di alta pressione che alimenta un flusso di aria fredda continentale fino all’Europa centrale. Al suolo le termiche sono diffusamente e abbondantemente negative con punte minime fino a -25°C. Un vero e proprio lago di aria gelida, tradito da nuvolosità bassa che si muove di moto retrogrado verso ovest, che verrà pian piano eroso nei prossimi giorni. Qui le immagini in diretta dai satelliti.
Più ad occidente è presente il richiamo caldo umido prefrontale, anteriore all’asse di saccatura (attualmente passante sulla Spagna centrale) che determina cieli nuvolosi o molto nuvolosi sulle nostri regioni occidentali e tirreniche dove sono in atto locali precipitazioni. Al nord ovest tale flusso umido scorre sopra un cuscino d’aria fredda, costruitosi nei giorni scorsi. Si registrano le prime diffuse nevicate al piano; nevicate che nel corso della giornata si estenderanno alla Lombardia occidentale e settentrionale, al Trentino e alle pianure settentrionale venete. L’aria fredda è ormai un ricordo sulle regioni meridionali italiane e lo sarà nelle prossime ore su quelle centrali dove arriveranno nuove precipitazioni dalla serata.
Entro venerdì la saccatura raggiungerà una fase di piena maturità, con i massimi di corrente a getto che si disporranno in prossimità del gomito della stessa, e alimenterà una circolazione depressionaria secondaria che richiamerà calde correnti sciroccali sul bacino del Mediterraneo, con isoterme a 850hPa fino a 10°C sulle coste meridionali della Sicilia e Calabria, e precipitazioni diffuse di stampo prettamente autunnale. Aria calda che andrà, come detto, ad erodere il lago di aria gelida presente sull’Europa centro orientale, dove nel corso del prossimo week end arriveranno isoterme a 850hPa positive.