Sono iniziati questa mattina i controlli mirati e aggiuntivi di emergenza sull’intero sistema arginale del Secchia, in modo da individuare l’eventuale presenza di cavita’ o tane di animali. Si lavora ancora, dunque, incessamente in provincia di Modena sia per liberare i centri storici invasi dall’acqua del fiume tracimato, sia per assistere la popolazione, ma anche per mettere in sicurezza l’argine dove si era aperta una breccia, chiusa in circa 48 ore. Sull’argine del fiume, sotto la supervisione di Aipo, operano in queste ore squadre di volontari della Protezione civile, accompagnate da imprese specializzate che interverranno immediatamente dove necessario per consolidare l’argine che contiene il corso d’acqua.
“Ora – spiegano i sindaci di Bastiglia, Bomporto, Modena, Camposanto, Finale Emilia, Medolla, San Felice e San Prospero – proseguiamo, con determinazione, per tornare alla normalita’ nel piu’ breve tempo possibile e per la sicurezza del territorio: un lavoro da condurre insieme, a fianco della Regione, perche’ sia dichiarato lo stato di emergenza e le nostre richieste giungano con forza al Governo”. Ancora nessuna traccia, invece, di Giuseppe Salvioli, l’uomo scomparso domenica nelle acque del fiume, mentre cercava di soccorrere altre persone. Intanto vanno avanti le operazioni di accoglienza agli sfollati che ormai sfiorano il migliaio. Alla Polisportiva Forese Nord di Modena, rimarra’ aperto anche domani dalle 9 alle 13, il punto di ascolto a disposizione degli abitanti della zona di Albareto a Modena coinvolti nell’alluvione.
Nel punto, attivato grazie alla presenza di personale comunale e volontari della Protezione civile, sono gia’ una decina le persone residenti nella frazione che si sono rivolte agli operatori per segnalazioni o richieste di collaborazione. Rimane in funzione anche il numero telefonico per contattare il Coc del Comune di Modena: 059 2033745. Diversi i problemi alla viabilita’, a causa di strade impraticabili perche’ ancora sommerse dall’acqua. Il fronte degli allagamenti nell’area Nord, spiega la Provincia di Modena, “e’ tuttora attestato nella zona tra Camposanto e San Felice su Panaro in particolare nell’area del Bosco della Saliceta dove i livelli hanno iniziato lentamente a scendere”. La tangenziale e il polo industriale di Camposanto per ora sono solo lambiti ma non direttamente interessati dalle acque che stanno defluendo, anche se lentamente, nel canale Vallicella e nel canale Dogaro. Allagamenti confinati si sono verificati tra le ferrovia, i due canali e la strada provinciale 568 tuttora chiusa.
Le immagini aree di Roberto Ferrari: