Di nuovo insieme, dopo il terremoto ora per l’alluvione, otto sindaci di Modena e provincia fanno il punto della situazione e di quanto c’e’ ancora da fare dopo la rottura dell’argine del Secchia domenica scorsa. “Siamo al lavoro per tornare alla normalita’ e per la sicurezza del territorio”, scrivono i sindaci di Bastiglia, Bomporto, Modena, Camposanto, Finale Emilia, Medolla, San Felice e San Prospero: sono insieme alla “Regione, perche’ sia dichiarato lo stato di emergenza e le richieste giungano con forza al Governo”. Soddisfatti per il nuovo gruppo tecnico scientifico che indaghera’ le ragioni del cedimento dell’argine e verifichera’ anche quelli di Panaro e Naviglio, i sindaci annunciano per domattina “controlli puntuali aggiuntivi”, per individuare eventuali cavita’ o tane di animali: Aipo e volontari della Protezione civile, accompagnati da imprese specializzate, “interverranno immediatamente dove necessario”. “E’ ancora il momento – aggiungono – di fare fronte comune, cittadini e istituzioni, per affrontare una nuova tragedia, resa ancora piu’ grave dalla ricerca di Giuseppe Salvioli”, l’imprenditore di 44 anni scomparso nell’esondazione a Bastiglia, quando si e’ ribaltato il gommone sul quale cercava di mettere in salvo altre persone. I sindaci riconoscono comunque che “alla rottura improvvisa dell’argine e’ seguita una risposta immediata di Aipo e del sistema della Protezione civile”, con l’Agenzia per il Po che, in “un lavoro senza sosta, in sole 48 ore ha chiuso la falla”. Dopo l’invito ai residenti a rischio di abbandonare le case, sono state organizzate “accoglienza e assistenza agli sfollati” e anche a chi ha scelto di restare. Un ringraziamento e’ per i volontari accorsi, e ai cittadini per l’abnegazione “con cui hanno affrontato anche questa nuova prova”.