Alluvione nel Modenese, Legambiente: lanciammo l’allarme nel 2009

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legambienteEra davvero una tragedia annunciata l’alluvione che sta mettendo in ginocchio da domenica i Comuni dell’Area nord della provincia di Modena e il presidente della Regione “non ha mai risposto alle nostre sollecitazioni”. A sostenerlo e’ Alessandra Filippi di Legambiente di Modena che spiega come gia’ “ad inizio dicembre 2009, Legambiente e le associazioni ambientaliste di Modena organizzarono un convegno sull’opportunita’ di riqualificazione fluviale che avrebbe offerto l’istituzione del Parco del Secchia”, mentre, a conferma dell’urgenza di intervenire, tra dicembre 2009 e gennaio 2010 “le Regioni Emilia-Romagna, Toscana e Liguria furono interessate da eventi atmosferici intensi che causarono frane, smottamenti e alluvioni”. In Emilia Romagna, furono stimati danni per 25 milioni di euro e, in quell’occasione “Legambiente elaboro’ un documento nazionale, il Patto per il territorio, per sollecitare i governi locali, regionali e nazionali ad investire risorse in politiche di prevenzione, pianificazione e manutenzione”. Legambiente Emilia-Romagna “ne propose la sottoscrizione al presidente della Regione Vasco Errani, all’assessore alla Difesa del suolo, Mario Luigi Bruschini, all’assessore all’Ambiente Lino Zanichelli”, aggiungendo anche “una richiesta di partecipazione alla Commissione Regionale di valutazione danni”, spiega l’associazione presentando i documenti. Ma a distanza di tanti anni “il parco del Secchia e’ ancora solo carta, il centro visite dell’Oasi del Colombarone e’ in stato di abbandono”, e “nessuna risposta pervenne, da parte della Regione, alla sottoscrizione della nostra proposta”, continua Filippi. Legambiente, pero’ non si arrende annunciando che riproporra’ “per l’ennesima volta la proposta alla Regione”, cosi’ come “riproporremo una Commissione aperta e trasparente che faccia luce sulle responsabilita’ e renda pubblici gli investimenti e le azioni sul territorio”.

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