“Brutte notizie” per l’ambiente arrivano dal Canada. Secondo quanto riporta il governo di Ottawa in un nuovo rapporto presentato alle Nazioni Unite, il Paese prevede di aumentare del 38% le proprie emissioni di CO2 entro il 2030 soprattutto a causa dei progetti sulle sabbie bituminose.
Come ricorda il Guardian, l’amministrazione Harper ha stimato di passare dalle 590 milioni di tonnellate di CO2 del 1990 alle 815 milioni di tonnellate entro il 2030. E’ previsto infatti che le emissioni causate dal settore delle sabbie bituminose quadruplichino tra il 2005 e il 2030, raggiungendo così 137 milioni di tonnellate di anidride carbonica all’anno.
“Il governo canadese non ha mai tentato di attuare politiche o rallentare le rapida espansione delle sabbie bituminose, – ha dichiarato Mark Jaccard della Simon Frasier University di Burnaby. – Ora è troppo tardi. Il governo non sta dicendo la verità ai canadesi sugli impatti climatici delle sue politiche energetiche: stiamo vivendo un incubo orwelliano quando si tratta di clima” .
Il dato inoltre non è l’unico a preoccupare. L’indagine “Climate Action Tracker” del 2013 ha rilevato che nel 2011 le emissioni prodotte dal settore del gas naturale canadese – il terzo più grande del mondo – siano state sottostimate di 212 milioni di tonnellate.