Centralini roventi sia nei Municipi che nelle Comunita’ montane del bellunese per il blackout-bis dovuto alle eccezionali nevicate, dopo quello del 26 gennaio che aveva lasciato senza corrente buona parte delle Dolomiti venete. Proprio la Regina delle Dolomiti questa volta e’ rimasta indenne dal problema energia, ma molte altre localita’, da Borca di Cadore fino a Calalzo sono al buio, mentre i residenti chiedono notizie su quando tornera’ la corrente. “I tecnici stanno lavorando – afferma Giuseppe Belfi vice sindaco di Borca – e tutti i servizi dedicati all’emergenza sono stati attivati. Tra i problemi anche la viabilita’ e’ sotto stress tant’e’ che in alcuni tratti la statale 51 di Alemagna e’ stato attivato il senso alternato per la presenza di neve o di materiale, sassi e rami, caduti sulle carreggiate”.
In grossa difficolta’ Cibiana, il paesino famoso per i murales, vittima del blackout ma anche isolato per la non transitabilita’ della strada che la collega al Cadore. “I tecnici dei comuni e della Comunita’ montana – rileva Belfi – stanno verificando molti tetti, perche’ il peso della neve con la pioggia sta aumentando e mette a rischio la sicurezza di molte abitazioni”. Sul fronte dell’assistenza sanitaria le persone anziane vengono monitorate ed aiutate per le necessita’ piu’ immediate. Cosi’ a San Vito di Cadore – fanno sapere gli amministratori – due persone sono state ricoverate in ospedale a Pieve di Cadore perche’ dializzate. “Viviamo in montagna e cio’ che sta accadendo dobbiamo aspettarcelo – ricorda Belfi – nessuna polemica con nessuno, lavoriamo e aspettiamo che si torni alla normalita'”. Situazione difficile anche per tante piccole valanghe su strade e centri abitati. Impressionanti le foto che pubblichiamo a corredo dell’articolo: