Questo impetuoso flusso sud-occidentale da SO, molto intenso in quota, ha toccato da subito toccato la struttura temporalesca, che al contempo veniva alimentata nei bassi strati dal continuo afflusso di aria mite, carica di vapore acqueo proveniente dal medio-alto Tirreno, favorendo una sua decisa inclinazione verso l’entroterra dell’alta Toscana, fra lucchesia, il pistoiese e il fiorentino, dove i fenomeni temporaleschi, piuttosto intensi, sono divenuti persistenti per diverse ore, a causa proprio della stazionarietà assunta da questo sistema temporalesco autorigenerante, che ha impattato sul versante più meridionale dell’Appennino Tosco/Emiliano, rallentando la sua velocità di propagazione verso nord-est. Il forte “Wind Shear” ha contribuito a rendere l’attività convettiva particolarmente esplosiva lungo tutto il versante meridionale dell’Appennino Tosca/Emiliano, sospingendo parte dei nuclei temporaleschi più attivi, sfornati dall’alto Tirreno, fin verso le aree montuose dell’Appennino Tosco/Emiliano e il Mugello, dove si sono scatenati veri e propri diluvi, con elevati indici di rain/rate. In alcune località, fra il pisano e la lucchesia, sono stati registrati accumuli pluviometrici superiori ai 150 mm. Si tratta di valori veramente rilevanti per il mese di Gennaio. Le precipitazioni molto intense, ma anche abbastanza localizzate, scaricando un ingente quantitativo d’acqua nel giro di poche ore hanno provocato il rapido ingrossamento dei principali bacini fluviali. Fra tutti l’osservato speciale è stato il fiume Serchio, che la notte scorsa ha raggiunto la sua portata massima, con un passaggio di 1100 metri cubi d’acqua al secondo, mentre alle 07:00 era già scesa attorno ai 950 metri cubi al secondo. Esondazioni, però, si sono registrate nei corsi d’acqua dell’Oltreserchio, la zona colpita dall’alluvione del 2009, dove in particolare ha rotto gli argini il torrente Castiglioncello, allagando campi e frazioni del comune capoluogo. In via precauzionale sono state evacuate 2 famiglie della zona di Nozzano.
Insoliti sistemi temporaleschi autorigeneranti investono la Liguria e l’alta Toscana, fenomeni normalmente tipici per i mesi di Ottobre e Novembre
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