Gli Usa, complice la loro particolare conformazione geografica e topografica, con i rilievi principali disposti in direzione nord-sud nel settore occidentale del continente, ci hanno spesso abituati a repentini sbalzi termici; giornate miti e soleggiate seguite da blizzard nevosi con temperature abbondantemente sottozero rientrano nella normalità climatica dell’inverno statunitense.
Tuttavia ciò che sta per materializzarsi negli Usa centrali ed orientali è veramente impressionante e a tal proposito riportiamo gli spaghi di New York. Al momento nella città più popolosa degli Stati Uniti nevica con una temperature di -13°C e al suolo gli accumuli vanno dai 10cm ai 20cm. Nell’intero stato si registrano oltre 3000 voli cancellati per le tempeste di neve. Ma le condizioni meteo sono, seppur in maniera effimera, in netto miglioramento. Già dalla serata la città si troverà nel settore caldo di una perturbazione con le termiche a 850hPa che schizzeranno fino a +9°C, contro gli attuali -15°C. Il picco di +9°C è atteso nella giornata dell’Epifania, ma già dalla serata, l’evoluzione verso est del minimo di bassa pressione veicolerà verso sud un imponente massa di aria gelida polare con le temperature a 850hPa che crolleranno nel giro di 24 ore fino a -25°C! Al suolo è plausibile che nel giro di 24 ore lo sbalzo termico possa rasentare o superare i 30°C, passando dai 10°C/11°C di lunedì 6 ai -18°C/-20°C di martedì 7. Le nevicate associate alla seconda ondata di freddo saranno però piuttosto scarse rispetto a quelle che attualmente stanno paralizzando 20 stati degli Usa nord orientali.
Il governatore dello Stato di New York, Andrew Cuomo, ha annunciato su Twitter che è stato “dichiarato lo stato di emergenza in tutto lo Stato” a causa dell’attesa tempesta di neve. “State lontani dalle strade se potete”, ha aggiunto Cuomo nel suo messaggio. In altri post, ha inoltre annunciato la chiusura di alcune autostrade intorno a New York, a causa delle condizioni meteo avverse.
E anche il sindaco di Boston, Thomas Menino, ha dichiarato l’emergenza neve nella città ed emesso il divieto di parcheggiare le auto in strada, aggiungendo che oggi le scuole saranno chiuse. Nella principale città del Massachusetts sono infatti attesi oltre 35 centimetri di neve. L’aeroporto cittadino, ha aggiunto Menino, non gestirà alcun volo dopo le 20.30 locali di oggi, le 2.30 di domani in Italia. “Che regalo per il nuovo anno, la mia ultima tempesta di neve da sindaco”, ha detto Menino, che lunedì concluderà la sua ventennale esperienza di primo cittadino a Boston. Traffico aereo particolarmente penalizzato dalle avverse condizioni meteo. Nella sola giornata di ieri circa 3 mila i voli cancellati e oltre 2 mila quelli in ritardo. Mentre per oggi le autorità hanno annunciato la cancellazione di oltre 500 voli. Gli aeroporti più colpiti sono quelli di Chicago e l’aeroporto Liberty di Newark, nel New Jersey, a pochi chilometri da New York mentre, l’aeroporto Logan di Boston, è stato chiuso alle 2,30 di notte (ora italiana).