Nel febbraio 2011, nella città neozelandese di Christchurch, si verificò un tremendo terremoto di magnitudo 6.3, che provocò la morte di 190 persone, distruggendo numerosi edifici e danneggiando fortemente la storica cattedrale anglicana in stile neogotico di Christchurch, risalente al 1864, uno dei simboli della città. Fu allora che venne interpellato l’architetto giapponese di fama internazionale Shigeru Ban, noto per le sue strutture temporanee d’accoglienza, progettate per aiutare i numerosi senza tetto durante i disastri naturali come quelli di Haiti, Ruanda o Giappone. Minimalismo, sperimentazione, sostenibilità, riciclaggio, leggerezza…sono queste alcune delle costanti entro le quali si muove la ricerca del celebre architetto che, in antitesi all’architettura contemporanea, utilizza carta e cartone in ambito del design e in ambito architettonico, reinventando i materiali che abitualmente hanno usi differenti. Nasce così la sua Cattedrale di cartone, inaugurata nell’agosto 2013, finalizzata a sostituire provvisoriamente ed in modo sostenibile quella neogotica; edificio religioso inagibile, che le autorità hanno reputato troppo costoso da restaurare.
L’edificio ha forma triangolare, è alto 25 metri ed è collocato su una base di cemento armato; ha la facciata principale a forma di A, mentre, ai lati, la struttura è costituita da 98 tubi in cartone complesso di 60 cm. di spessore e da 8 container di acciaio per rinforzare le pareti e, per garantire l’integrità dei materiali, i tubi sono rivestiti in poliuretano impermeabile e ritardanti di fiamma, mentre la copertura è protetta da uno strato di policarbonato semi-trasparente. Posteriormente, invece, la facciata è formata da una bellissima vetrata colorata. La Cattedrale di cartone ha una vita di circa 20 anni, durante i quali sarà nel frattempo costruita una nuova struttura permanente che la sostituirà; può contenere fino a 700 persone, è garantita come uno degli edifici più affidabili contro l’azione dei terremoti a Christchurch. L’impiego del cartone, un materiale economico, naturale, rapido da installare, facilmente reperibile, riciclabile, sorprendentemente forte ed ecocompatibile, con un costo decisamente basso, apre una nuova era per la progettazione architettonica, che potrebbe avere una forte risonanza a livello mondiale, soprattutto in tema di riciclo dei materiali, che potranno essere impiegati per scopi diversi rispetto a quelli per i quali sono stati concepiti finora.