E’ importante premettere e sottolineare che non bisogna lasciarsi travolgere da facili entusiasmi, specialmente per gli amanti del freddo e della neve e per coloro che auspicano ad un repentino cambio circolatorio votato a condizioni climatiche più consone al calendario e alla stagione. Ricordiamo inoltre che le carte sfornate negli ultimi runs Gfs, specialmente quello delle 06, non vanno prese alla lettere, trattandosi di tendenza a lungo termine tuttavia le dovremo acquisire come ulteriore conferma, ormai ben inquadrata dai centri di calcolo previsionali mondiali, come una conferma verso un futuro raffreddamento che interesserà il comparto europeo centrale ed occidentale.
Negli ultimi runs Gfs mostra una tendenza meteo in accordo con l’evoluzione dei principali indici teleconnettivi (Nao neutro negativa, Pna saldamente positivo, Ao saldamente negativa) e indirizzata verso un raffreddamento generale del continente europeo. La ripresa di attività della wave 2, coadiuvata dinamicamente dal getto in uscita meridiana dagli States orientali, porterebbe anomalie geopotenziali fortemente positive in sede artica. Come si evince dalla carta fonte Gfs, un noccio di aria fredda polare scivolerebbe lungo il bordo orientale dell’alta pressione delle Azzorre verso latitudini meridionali innescando fredde circolazioni depressionarie.
Al momento è ancora troppo presto per sciogliere la prognosi ma continuiamo a prendere atto che i modelli, Gfs e Ecmwf specialmente, iniziano ad intravedere il primo vero assaggio invernale nell’ultima decade del mese.