La situazione meteorologica, come abbiamo già anticipato nei precedenti aggiornamenti, volge a un cambiamento che porterà anche in Europa quel freddo che al momento manca: anche oggi, infatti, mentre negli USA centro/orientali continua a fare molto freddo, le temperature sono superiori alle medie del periodo in tutto il continente europeo.
Ma gli effetti dello stratcooling iniziano ormai a mostrare i primi segni di cedimento; il vortice polare particolarmente rinforzatosi nella prima parte invernale in sede canadese (irruzioni gelide storiche negli USA e continui afflussi di aria mite ed umida nel comparto Europeo) sta per conoscere un’importante bilobazione. Una parte rimarrà sempre particolarmente attiva negli States nord orientali, la seconda parte maggiormente attiva avrà come target d’azione l’area baltico-russo europea.
I modelli previsionali stanno percependo progressivamente il segnale; dapprima ECMWF ha mostrato nei giorni scorsi un tendenza a weather regime BLN, blocking atlantico, con alta pressione in area nord europea e scandinava a pilotare correnti fredde verso l’Europa centro orientale ed alta pressione delle Azzorre in Atlantico orientale con ingresso del getto polare ad ovest delle isole britanniche in affondo verso l’area Mediterranea come si evince dall’elaborazione grafica.
Tale linea di tendenza è ora ormai seguita anche da GFS, come si vede dalla seconda elaborazione grafica. Anche in questo caso il possente getto polare in uscita dagli States nord orientali alimenterà dinamicamente la risalita dell’alta pressione delle Azzorre e il suo allungamento lungo i paralleli settentrionali fino alla sede scandinava fungendo cosi da blocco per le correnti atlantiche e da tramite per pilotare lungo il suo bordo meridionale le correnti fredde del secondo lobo del vortice polare che sarà attivo nell’area russo europea.
Situazione da tenere costantemente sotto controllo; l’aria fredda è ormai in ingresso sul territorio europeo e la configurazione barica che va a delinearsi potrebbe successivamente favorire anche il nostro comparto. In un primo momento l’Italia rimarrà ancora a guardare, con il ritorno del maltempo e anche della neve sui rilievi con una prima lieve flessione termica che riporterà le temperature molto vicine alle medie del periodo. Poi, verosimilmente nella terza decade del mese, anche il nostro Paese potrebbe essere investito dalle gelide correnti artiche: ne parleremo nei prossimi aggiornamenti, continuate a seguirci.