Prosegue negli Stati Uniti l’eccezionale ondata di gelo portata dal cosiddetto ‘vortice polare’, che da domenica ha causato la morte di 21 persone e stabilito record di freddo da Boston a Birmingham, in Alabama. Sette vittime sono state registrate in Illinois e altre sei nell’Indiana e almeno cinque persone sarebbero morte travolte dalla neve mentre la spalavano via. Molte altre delle vittime sono invece senza tetto, che hanno rifiutato di andare nei rifugi appositamente allestiti o non hanno fatto in tempo a raggiungerne uno. Negli aeroporti del Paese il freddo ha causato ritardi nello smistamento bagagli e nel rifornimento degli aerei, costringendo le compagnie a cancellare oltre duemila voli ieri, portando il totale da domenica a 11mila. Nella regione del Midwest nelle zone est degli Usa le temperature sono state più rigide anche di quelle registrate in Antartide. Il fenomeno ormai riguarda tutti gli Stati degli Usa, isole Hawaai incluse, con 8 gradi sotto zero registrati in cima al vulcano di Mauna Kea. L’ondata di gelo, iniziata nel fine settimana nel Midwest, continuerà a porta temperature ben al di sotto dello zero, con massime previste intorno ai -12 a New York e circa -8 a Boston. La situazione non è migliore negli Stati del sud, con i -14,5 registrati ad Atlanta e i -14 di Birmingham, che ha infranto il proprio record di -11,7 raggiunto nel 1970. A Nashville, in Tennessee, la colonnina di mercurio è scesa fino a -16, mentre a Little Rock, in Arkansas, ha toccato i -13. La situazione non è cambiata a Chicago, in Illinois, dove la temperatura è di nuovo scesa fino a -24 gradi. Secondo le previsioni, entro i prossimi due giorni al massimo la situazione dovrebbe migliorare, con le temperature che dovrebbero tornare sopra lo zero nella maggior parte delle zone colpite dall’ondata di gelo.