A lungo gli scienziati hanno sospettato che ciò che innesca i normali vulcani, non può valere per i supervulcani: in molti casi un eruzione avviene perché la roccia fusa fluisce dentro la camera magmatica e produce tanta pressione da esplodere attraverso gli strati di roccia superficiali che la sovrastano, ma ciò non vale per i supervulcani. “Il magma fa pressione in cima alla camera magmatica, un po’ come quando si tenta di trattenere un pallone sott’acqua,” sostiene Malfait. “Questa sovrapressione sul tetto della camera magmatica è sufficiente da frammentare la roccia sovrastante e dare luogo ad un’eruzione.” Il processo che riguarda i supervulcani è differente: il magma si va accumulando lentamente di modo che le pareti della camera magmatica si scaldino e si dilatino permettendo alla camera di aumentare a dismisura, e ciò fa diminuire la pressione all’interno. Però, mentre la camera di espande, la spinta del magma si dirige verso l’alto e può esplodere in superficie, causando un’eruzione imponente.
Supervulcani, scoperto il meccanismo di innesco delle eruzioni catastrofiche
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