I danni causati dalla rottura di un argine del fiume Secchia che ha provocato un’alluvione il 19 gennaio scorso in diversi comuni di Modena ammontano a 400 milioni di euro. La stima è dell’assessore alle Attività produttive della Regione Emilia-Romagna, Giancarlo Muzzarelli, secondo il quale per la conta effettiva serviranno ancora alcune settimane. Il territorio modenese, ha spiegato l’assessore, è stato colpito due volte, dal terremoto e dall’alluvione, e per questo deve essere risarcito per entrambe le calamità. Per la conta dei danni la Regione ha predisposto 4 tipi di schede: per le strutture pubbliche, per le abitazioni private, compresi gli arredamenti e le automobili, per le imprese e infine per le aziende agricole. I moduli compilati vanno consegnati ai comuni entro il 28 febbraio. “Per il terremoto – ha ricordato Muzzarelli – saranno rimborsati 3 miliardi e mezzo alle famiglie e altri 2,4 alle aziende, in linea con quanto stimato”. Per l’alluvione la stima dei danni immediati è di 400 milioni di euro, cui però andranno aggiunte le perdite legate alla mancata produzione agricola, che si ripercuoterà per più anni.