Il ciclone Stephanie ha duramente colpito il centro/nord Italia e adesso si sta spostando verso il Sud: la tempesta annunciata da giorni sta provocando forte maltempo in tutto il Paese, e la situazione più critica si registra in Toscana dove molti corsi d’acqua sono esondati, centinaia di persone sono state evacuate e le grandi piogge hanno provocato danni e disagi. Seguiamo in questa pagina l’azione della tempesta in diretta minuto per minuto.
Allerta Meteo, il ciclone Stephanie si sposta al Sud: forte maltempo tra oggi pomeriggio e domani
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20:05 – FORTI TEMPORALI AL SUD – Come ampiamente previsto, il maltempo è arrivato anche al sud con piogge sparse, temporali e temperature in picchiata dopo il clima mite dei giorni scorsi. A Palermo la temperatura è crollata a +10°C e sono caduti 15mm di pioggia, e il maltempo si sta spostando verso levante dalla Sicilia centro/occidentale, Temporali anche tra Abruzzo e Campania, soprattutto nel Golfo di Napoli, come possiamo osservare nell’ultimo aggiornamento della mappa delle fulminazioni che pubblichiamo qui accanto sulla destra. Il maltempo insisterà al centro/sud per circa 24h, prima di un generale miglioramento a partire dalla giornata di giovedì.
19:30 – MALTEMPO IN TOSCANA, NEL FIORENTINO IL TORRENTE PESA ERODE L’ARGINE MA NON CEDE – Nella tarda serata e nella notte di ieri sera le piogge si sono intensificate anche sul territorio della Toscana centrale (Chianti e Valdelsa) dove i pluviometri stamattina avevano registrato cumulate in media intorno ai 30-50 mm nelle ultime 24 ore, nettamente inferiori rispetto ai 70-110 mm caduti nello stesso arco temporale sui bacini idrografici in destra del fiume Arno (Val di Sieve, Mugello, Piana Fiorentina, Ombrone Pistoiese). Considerato il grado di saturazione del terreno gia’ dei giorni scorsi, le precipitazioni moderate dell’intera giornata e via via piu’ abbondanti nella tarda serata e nella notte, i livelli di tutti i principali corsi d’acqua sono saliti repentinamente destando qualche preoccupazione. Il torrente Pesa a Turbone ha sforato il primo livello di guardia tra le 20 e le 22 di ieri puntando dritto ai 3.5 m del secondo livello di guardia per poi ridiscendere lentamente nel corso delle ultime ore. Qui sicuramente la situazione piu’ preoccupante: una notevole erosione dell’argine della cassa di espansione del Turbone che al momento tuttavia non ha provocato nessun danno. Sul posto immediatamente stamattina i tecnici del Consorzio e del Circondario Empolese Valdelsa per le dovute valutazioni. Paura anche a Grassina e Ponte a Ema, dove il torrente e’ cresciuto vertiginosamente in poche ore, tanto da attivare piu’ a monte la cassa di espansione di Poggio Deserto in localita’ Capannuccia. A Scandicci e’ entrata in azione per l’ennesima volta in pochi mesi la cassa di espansione di Santa Maria lungo il Torrente Vingone, in prossimita’ di Piazza Kennedy: l’opera, realizzata solo pochi anni fa, ha ancora una volta svolto regolarmente il proprio compito. In piena anche fossi, rii e torrenti della Valdelsa, con il Fiume Elsa che a Castelfiorentino e’ rimasto sopra il primo livello di guardia per ben 10 ore dal primo pomeriggio di ieri fino alla mattinata di oggi. Situazione sotto controllo nella Piana Empolese, dove nonostante l’alto livello dell’Arno che oggi pare aver raggiunto il livello massimo degli ultimi 20 anni, non si sono verificate problematiche legate allo scolo del reticolo minore. E nonostante la pioggia sia momentaneamente cessata, la Regione Toscana ha esteso l’allerta fino alle ore 18 di domani, mercoledi’ 12 Febbraio 2014, portando pero’ il livello “moderato”: e pur abbassandosi il livello di criticita’, rimane comunque alta l’attenzione del Consorzio sulle opere idrauliche di propria competenza.
18:20 – LA SITUAZIONE IN UMBRIA – Piccoli allagamenti ma nessuna situazione di particolare difficolta’ al momento in Umbria per l’intensa pioggia delle ultime ore. La situazione e’ monitorata dalla sala operativa della protezione civile della Regione. Una settantina di volontari stanno tenendo sotto controllo il Tevere tra Torgiano e Todi. In alcuni punti il fiume e’ uscito dagli argini senza comunque raggiungere le case. Negli altri tratti il livello e’ ormai prossimo alla sommita’ degli argini. Qualche garage e scantinati allagati nella zona di Ponte Pattoli, alla periferia di Perugia, e di Deruta per le fogne che non riescono piu’ a smaltire la pioggia. Diversi interventi sono stati eseguiti dai vigili del fuoco che comunque non segnalano situazioni di particolare disagio. Per motivi di sicurezza la Provincia di Perugia ha invece deciso la chiusura di alcune strade interessate da piccole frane: la 143 di Lisciano Niccone, la 418 Spoletina e la 421 in localita’ Collazzone. Nell’orvietano i tecnici di Sii, Asm e Comune hanno lavorato per diverse ore per ripristinare la funzionalita’ del sistema idrico dopo una frana che ha danneggiato gli impianti in localita’ Costaccio-San Martino.
18:00 – MILITARI DELL’ESERCITO IMPEGNATI A PISA – A partire dalle 4 di questa mattina oltre 115 militari dell’Esercito sono intervenuti, su richiesta della prefettura di Pisa, per far fronte al rischio di esondazione dell’Arno. I militari sono impegnati nella zona del Lungarno, in centro città, per rinforzare, con sacchetti di sabbia, le paratie che avevano contribuito a montare nella mattinata del 31 gennaio. I militari della Brigata Paracadutisti “Folgore”, intervenuti con mezzi e materiali in supporto alle autorità locali, stanno operando insieme ai volontari della Protezione Civile ed ai Vigili del Fuoco. La Forza Armata, grazie alla capacità ‘dual-use’ dei propri reparti, oltre all’impiego operativo nelle missioni internazionali, è in grado d’intervenire nei casi di pubbliche calamità ed utilità, in ogni momento, su tutto il territorio italiano a supporto della comunità nazionale come recentemente avvenuto in Sardegna, in Emilia, nella provincia di Belluno e a Fiumicino.
17:20 – FRANA A SORA, FAMIGLIA EVACUATA – Una famiglia di sei persone e’ stata evacuata a Sora, nel Frusinate, in seguito a una frana causata dal maltempo. E’ successo in localita’ Valfrancesca, zona nord della citta’. Il terreno antistante l’abitazione si e’ abbassato di mezzo metro e il sindaco Ernesto Tersigni ha firmato un’ordinanza di sgombero. Si temono nuovi movimenti del terreno, anche perche’ la collina interessata dallo smottamento si trova sopra una strada. La prossima settimana e’ previsto un sopralluogo con i tecnici della Regione Lazio.
16:30 – L’ARNO CONTINUA A FARE PAURA: SFIORA I 5 METRI A PISA – Continua a crescere il livello dell’Arno a Pisa: ha appena raggiunto i 4,98 metri, tanto che per agevolare e deviare parte del flusso idrico del fiume verso il mare, è stato aperto lo scolmatore di Pontedera (dove il fiume è salito fino a 6,73 metri). Il rischio esondazione resta concreto, nonostante sulla città e su gran parte della Toscana sia tornato a splendere il sole, e le acque del Tirreno sono calme e consentono un regolare deflusso delle acque alla foce del fiume.
12:25 – L’ARNO FA PAURA A PISA – L’Arno a Pisa è risalito ancora leggermente fino a 4,82 metri. A monte (Pontedera e Fucecchio) livelli verso la stabilizzazione. Da Montelupo in su livelli in discesa. Livelli in leggera discesa a Boccadarno. Per il momento situazione regolare per quanto riguarda i voli dal “Galilei” e la circolazione di treni, bus e su Aurelia e autostrada A12. A partire dalle 10.30 per consentire il passaggio controllato della piena e fino a transito avvenuto saranno chiusi i lungarni del centro storico di Pisa. Lo ha deciso il centro coordinamento soccorsi attivo dalla notte in prefettura per seguire l’evolversi dell’emergenza. Il transito sarà consentito esclusivamente ai mezzi soccorso, trasporto pubblico e taxi. Resteranno aperti invece i ponti della cintura pisana: Cep, Aurelia a ovest e ponte della Vittoria e delle Bocchette a est.
11:55 – A PISA TRANSITA LA PIENA DELL’ARNO – La piena del fiume Arno sta passando lungo il, centro della citta’ di Pisa e per ora non ha provocato criticita’. Lo Scolmatore sta funzionando bene e il mare sta ricevendo le acque della piena rendendo quindi piu’ agibile il deflusso. “La situazione e’ sotto controllo e tutte le operazioni preventivate sono state portate a termine, compreso il rafforzamento degli argini realizzato dai militari”, ha sottolineato il prefetto Francesco Tagliente. La situazione e’ costantemente monitorata dall’unita’ di crisi attiva presso la Prefettura. Gli argini hanno finora retto lungo tutto il percorso del fiume in citta’.
11:40 – ARNO IN PIENA A PISA: INTERVIENE L’ESERCITO – A partire dalle 4 di questa mattina oltre 115 militari dell’Esercito sono intervenuti, su richiesta della prefettura di Pisa, per far fronte al rischio di esondazione dell’Arno. I militari sono impegnati nella zona del Lungarno, in centro citta’, per rinforzare, con sacchetti di sabbia, le paratie che avevano contribuito a montare nella mattinata del 31 gennaio. I militari della Brigata Paracadutisti “Folgore”, intervenuti con mezzi e materiali in supporto alle autorita’ locali, stanno operando insieme ai volontari della Protezione Civile ed ai Vigili del Fuoco.
11:10 – ESONDA ANCHE IL TEVERE IN UMBRIA – Il fiume Tevere in piena e fuoriesce dagli argini nella zona di Deruta Nord con i primi allagamenti dei terreni circostanti. Segnalati allagamenti anche a Cerro di Marsciano, dove il Nestore si congiunge con il Tevere. A Perugia segnalate due frane invece interessano la zona Montebello, nell’area ‘Pallotta’ e Montone.
10:40 – MALTEMPO IN TOSCANA, MOLTE CRITICITA’ NEL GROSSETANO – In provincia di Grosseto innalzamento dei livelli di tutti i corsi d’acqua, con piene prolungate oltre i limiti di criticita’ in alcuni casi molto sopra a quella elevata. Vasti allagamenti di territorio a causa del reticolo secondario. Criticita’ su alcune viabilita’ comunali e provinciali. Attivati i servizi di piena del torrente Sovata, del fiume Bruna, del fiume Albegna, del fiume Pecora e del fiume Ombrone. Per quanto riguarda la viabilita’, rimangono ancora chiuse le corsie basse del sottopasso La Magia – S.P. 152 Aurelia Vecchia. Sulla S.P. 106 Cassarello e’ chiuso il sottopasso in localita’ Casone di Scarlino. La S.P. 53 Tatti chiusa per frana al Km 10+500. La S.P. 137 Lattaia chiusa per allagamento prossimita’ dei guadi sul torrente Bai e Rigo. Sulla S.P. 27 Lupo chiuso sottopasso per allagamento. L’evento meteorologico dei giorni scorsi, ha provocato una frana che interrompe la strada comunale della Sugherella in comune di Seggiano. Una nuova frana ha interessato la strada del Riccione in comune di Roccalbegna con l’interruzione della stessa oltre l’attraversamento sulle Trasubbie in localita’ Castagnolo; la strada della Sugherella risulta interrotta. Si devono percorrere strade alternative dissestate per raggiungere diversi nuclei rurali in particolare il Castello di Potentino.
10:00 – DOPO UNA NOTTE DI PIOGGE, TUTTI I FIUMI DELLA TOSCANA SONO IN PIENA. PAURA PER L’ARNO A PISA. CENTINAIA DI PERSONE SONO EVACUATE IN TUTTA LA REGIONE.
21:45 – SITUAZIONE CRITICA AL CENTRO/NORD, NOTTE DI ANSIA PER I FIUMI – Non si ferma la pioggia sull’Italia. Nuovo allerta meteo per temporali attesi domani al Centro Sud e cresce l’allarme per il livello di molti fiumi, a rischio piena. Pericolo idrogeologico alto in Veneto e Toscana. Il capo della Protezione civile, FrancoGabrielli, ne approfitta per chiedere uno stop alle nuove costruzioni nei prossimi 10 anni, in modo da “investire tutto quello che c’e’ sulla messa in sicurezza del territorio”. Sulle regioni alpine e’ la neve a creare problemi: nel bergamasco circa 1.500 persone, dalle 18 di oggi e per almeno 24 ore, resteranno completamente isolate dopo la chiusura delle strade che portano a Valbondione e a Foppolo a causa del rischio valanghe. Nel resto del Paese preoccupano gli effetti delle piogge prolungate. A Roma e’ allerta criticita’ idraulica per il Tevere e l’Aniene. A Fiumicino un’auto e’ stata centrata da un albero caduto: ferita la ragazza alla guida. In Liguria pericolo frane per il terreno ormai saturo d’acqua.
A Firenze una parte di uno stemma in pietra si e’ staccata dalla facciata di un palazzo storico, in via de’ Gondi. Un passante e’ stato colpito alla spalla ed e’ rimasto lievemente ferito: A Volterra (Pisa) dove il maltempo dieci giorni fa ha provocato il crollo di parte delle mura medievali, nella notte si sono verificati due piccoli smottamenti, uno fuori dalla cerchia delle mura e l’altro in una strada del centro storico. Nel centro storico di Barga (Lucca) la caduta di un masso ha distrutto tre arcate della Ripa sotto il Duomo. A Follonica (Grosseto) due anziani sono stati salvati dai vigili del fuoco mentre si trovavano bloccati in auto in un sottopasso allagato. Sempre in Toscana, stop alla circolazione ferroviaria per circa un’ora fra le stazioni di Lucca e Viareggio a causa di un albero caduto sui binari. A Bologna il Comune ha messo in guardia dal rischio esondazione per il Reno ed ha invitato i cittadini fino a cessata emergenza “a non fermarsi sugli argini del fiume e nelle zone allagabili; a portarsi in caso di esondazione ai piani alti degli edifici; ad evitare ogni situazione a rischio per gli animali”. In tutta la regione e’ stato attivato lo stato di attenzione per le precipitazioni previste fino a domani che potranno determinare l’innalzamento dei livelli idrometrici su tutti i corsi d’acqua. Sorvegliato speciale anche il Po. L’Aipo, Agenzia interregionale per il Po, spiega che nel tratto mediano e finale del fiume si registrano livelli idrometrici superiori alla media del periodo, a causa delle intense precipitazioni degli ultimi giorni che hanno interessato in particolare l’area emiliana. Acqua alta a Venezia, dove il livello di marea tocca i 11o centimetri.
20:00 – NOTTE DI APPRENSIONE IN EMILIA, MONITORAGGIO CONTINUO SUI FIUMI IN PIENA – Argini di fiumi e canali messi alla prova dalla recente alluvione: per questo motivo sara’ effettuato anche un monitoraggio notturno, da parte dei tecnici di Aipo e dei volontari della protezione civile, nei punto critici della recente alluvione nel modenese. Controlli resosi necessari dopo che sulla zona del crinale appenninico sono caduti nelle ultime 48 ore tra gli 80 e i 100 millimetri di pioggia. Dopo un primo colmo di piena dei fiumi Secchia e Panaro, che hanno transitato senza problemi in pianura nella notte , i livelli si sono di nuovo abbassati nella giornata di oggi ma dalla serata e’ previsto un nuovo innalzamento. La situazione e’ sotto il controllo costante dalla sala operativa del Centro unificato di Marzaglia.
19:45 – MALTEMPO IN LIGURIA, ALBERO CROLLA SU PARCO GIOCHI – Il centro abitato di Castellaro, nell’entroterra di Taggia, e’ rimasto isolato per due ore fino alle 14.30, per il crollo di un grande albero che si e’ abbattuto in parte sulla strada che da Pompeiana porta al paese e in parte sull’adiacente parco giochi. Per fortuna, al momento dell’accaduto, il parco era vuoto. Sul posto hanno operato i vigili del fuoco del distaccamento di Sanremo, che hanno reciso il pesante arbusto, liberando la carreggiata.
19:30 – MALTEMPO A PISA, ARNO SORVEGLIATO SPECIALE – E’ l’Arno il sorvegliato speciale in tutto il Pisano nell’allerta meteo che la Regione Toscana ha prolungato fino a mercoledi’. Per domani e’ attesa la piena, anche se non e’ ancora possibile prevederne la portata, e dunque il centro coordinamento soccorsi attivo in prefettura monitorera’ costantemente l’evolversi della situazione tenendo d’occhio l’intero bacino del fiume. Nel pomeriggio e’ stato valutato se procedere alla chiusura della scuole, per ora scongiurata: il livello delle acque e’ stabile da diverse ore. Restano tuttavia collocate lungo le sponde del centro storico le paratie posizionate in occasione della piena del 31 gennaio scorso. ”Anche in queste ore – ha sottolineato il prefetto, Francesco Tagliente – e’ stato prezioso il lavoro di vigili del fuoco e forze dell’ordine sia sotto il profilo dell’assistenza popolazione che nel monitoraggio della situazione. Il sistema della protezione civile pisana ha gia’ dimostrato di essere perfettamente all’altezza della situazione cosi’ come ha riconosciuto proprio oggi il capo del dipartimento nazionale Franco Gabrielli durante la sua visita a Pisa e nei sopralluoghi a San Miniato e Ponsacco dove ha personalmente ringraziato tecnici e volontari”.
19:15 – FIUMI IN PIENA IN EMILIA, PONTI E STRADE CHIUSI – Il Prefetto di Modena, Michele Di Bari, ha disposto l’attivazione del piano di Protezione civile dell’invaso di Riolunato, che prevede la chiusura di ponti e strade sul torrente Scoltenna. La decisione e’ stata presa – spiega la Prefettura – “in relazione all’evoluzione dei fenomeni meteo in atto e alle segnalazioni fatte pervenire dalla societa’ Enel Green Power”.
19:00 – FRANA NEL PISTOIESE, PAESE ISOLATO – Il paese di Lizzanello, frazione di Pistoia, e’ rimasto isolato a causa di un’altra frana, ma sono gia’ in corso i lavori di ripristino. Ne da’ notizia il Comune di Pistoia. In via precauzionale, per ragioni di sicurezza, disposta inoltre la chiusura domani della scuola per l’infanzia di Badia a Pacciana, altra frazione di Pistoia. Il Comune raccomanda inoltre ai cittadini di spostarsi con cautela, soprattutto nelle strade montane, per il rischio che si verifichino frane. Il personale in reperibilita’ e il volontariato coordinato dalla Protezione civile comunale sono a lavoro.
18:40 – ALLERTA METEO: SI PROSPETTA UNA NOTTE DA INCUBO, DOMANI IL CICLONE SI SPOSTA AL SUD – Si prospetta una serata difficile e una notte da incubo al centro/nord: alla luce degli ultimi aggiornamenti, infatti, continuerà a diluviare per molte ore in modo particolare al nord/est e nell’alto Tirreno, tra Liguria di levante, Emilia Romagna e alta Toscana, dove le precipitazioni di oggi sono già state torrenziali e tutti i corsi d’acqua sono in piena. Domani molti corsi d’acqua esonderanno sia in Toscana che in Emilia Romagna, e diversi centri abitati potrebbero finire sott’acqua. Massima allerta anche al nord/est: il ciclone Stephanie si sta confermando estremo come da previsioni, e i terreni già saturi d’acqua non riescono ad assorbire le grandi piogge di queste ore. Fortunatamente sulle Alpi nevica da quote basse, a partire dai 300–400 metri al nord/ovest e dai 700–800 metri al nord/est, altrimenti staremmo già parlando di una terribile alluvione.
Domani, però, è alto il rischio di gravi criticità su tutto il territorio centro/settentrionale. Proprio domani, martedì 11 febbraio, l’allerta si sposterà al centro/sud, dove arriveranno forti temporali dopo il caldo di oggi (con picchi di +24°C in Sicilia) provocato dallo scirocco: le temperature crolleranno di oltre 10°C in poche ore, tornerà l’inverno con nevicate oltre i 1.000 metri sui rilievi appenninici e forti temporali nel pomeriggio/sera su gran parte delle Regioni meridionali e soprattutto in Calabria e Sicilia, dove potrebbero verificarsi grandinate e trombe d’aria per i forti contrasti termici. Eloquente, in tal senso, il bollettino della protezione civile.
18:25 – SITUAZIONE DIFFICILE IN TOSCANA – Inizia a farsi difficile la situazione in Toscana: a Lucca si sono allagate le mura (vedi foto accanto) e sono già caduti 85mm giornalieri. Il fiume Era è in piena, ha raggiunto i 6 metri e mezzo di altezza a Capannoli e fa paura. Da segnalare 161mm di pioggia a Vagli di Sotto, 128mm a Minucciano, 121mm a Borgo a Mozzano, 115mm a Fornovolasco, 100mm a Equi Terme e poi pià a sud in Maremma 99mm a Scansano, 96mm a Campiano e 83mm a Caldana.
18:00 – PIOGGE SEMPRE PIU’ FORTI AL CENTRO/NORD – Continua ad intensificarsi il maltempo al centro/nord, con picchi di oltre 160mm in Toscana e 65mm in Liguria. Sta iniziando a piovere sensibilmente anche al nord/est, tra Veneto e Friuli Venezia Giulia, con abbondanti nevicate oltre gli 800 metri di quota. Lo scirocco ha superato i 90km/h in molte località di Lazio e Sicilia nel corso della giornata. Forte pioggia anche a Milano, che ha superato i 30mm giornalieri per giunta con temperature decisamente basse (+3°C al momento). A Venezia, invece, piove con +7°C e acqua alta.
Qualche immagine degli allagamenti a Lucca e dei fiumi in piena in Toscana:
16:00 – PRIME CRITICITA’ TRA LIGURIA E TOSCANA – Inizia a diventare critica la situazione tra Liguria e Toscana, dove nelle località più colpite sono caduti oltre 100mm di pioggia. Nel grossetano alcuni fiumi hanno superato il livello di guardia. Molti sottopassi sono stati chiusi per gli allagamenti. Numerose frane segnalate nello spezzino, mentre in Toscana fanno paura le piene dei fiumi Cecina e Ombrone. In aumento anche Arno, Era, Bisenzio e Serchio. Continua a nevicare copiosamente su tutto l’arco Alpino (qui le immagini in diretta dalle webcam).
12:50 – IL MALTEMPO SI INTENSIFICA – Come ampiamente previsto, si sta intensificando in queste ore l’ondata di maltempo che sta colpendo il centro/nord a causa del passaggio del ciclone Stephanie. La pioggia si sta facendo sempre più forte in modo particolare tra Liguria e Toscana: Varazze ha raggiunto i 31mm, Stella San Martino sulle colline del savonese i 40mm, Savona è a 26mm mentre Genova a 22mm e La Spezia a 20mm con un picco di 35mm a Brugnato, sulle colline. Valori di 30mm sulle Cinque Terre. In Toscana invece abbiamo 60mm a Caldana di Gavorrano, 37mm a Casteani, 42mm a Roccalbegna, 40mm a Campiano e 44mm a Sassetta, tra livornese e grossetano, dove si registrano le precipitazioni più abbondanti. Forti piogge anche nel Lazio con picchi di 50mm nel viterbese.
11:15 – Il CICLONE STEPHANIE E’ SULL’ITALIA – Il ciclone Stephanie è arrivato sull’Italia: il vortice ciclonico si trova a ridosso dell’arco alpino, profondo 988hPa nella valle del Rodano (Francia meridionale): da lì sta già provocando la risalita di nuclei perturbati verso l’Italia da sud/ovest, come si evince in modo chiarissimo dalle ultime mappe satellitari. Sta infatti piovendo in modo incessante su tutto il nord e nelle Regioni centrali tirreniche: a Napoli e Grosseto con +12°C, a Firenze con +11°C, a Roma e Pisa con +10°C, a Genova e Bologna con +8°C, a Venezia e Verona con +7°C, a Milano, Parma e Piacenza con +6°C, a Torino è mista a neve con +2°C. In maremma segnalati picchi di 50mm mentre in Liguria nelle località più colpite ci avviciniamo ormai ai 30mm. Ed è solo l’inizio: il “clou” del maltempo sarà nel pomeriggio/sera, ed è grande l’apprensione per le forti piogge che potranno provocare nuove piene dei corsi d’acqua con frane, smottamenti e inondazioni.
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