Gli intensi eventi metereologici che si sono verificati all’inizio dell’anno in Toscana, e che hanno contribuito a dar luogo alle ultime piene dell’Arno, si collocano all’interno di un periodo molto piovoso, che ha causato il surplus di precipitazioni che si sono registrate a Gennaio 2014, seguite poi da circa quindici giorni consecutivi di pioggia, nel mese di Febbraio. Infatti, dal 29 Gennaio all’11 Febbraio, la Toscana è stata interessata quotidianamente da precipitazioni diffuse, che hanno dato luogo a due eventi storici: uno il 30-31 Gennaio e l’altro il 10-11 Febbraio. Come riportato dal consorzio Lamma, nel primo episodio (30-31 Gennaio), il maltempo ha riversato 170 mm di acqua sull’Appennino pistoiese e 160 mm sul grossetano.
Inoltre in quei giorni, le piogge sul territorio regionale, sono risultate molto estese ed estremamente diffuse: in Toscana, infatti, sono mediamente caduti tra i 40 e gli 80 mm di pioggia in 36 ore. Il secondo evento (10-11 Febbraio) è stato causato da eventi piovosi cumulati inferiori, ma che hanno provocato circa gli stessi danni dell’episodio precedente, per via della persistenza delle precipitazioni nei primi nove giorni del mese di Febbrai. Coldiretti rivela che in Toscana, a Gennaio, è caduta quasi il triplo della pioggia che usualmente si registra in questo mese: rispetto alla media del periodo di Gennaio, l’aumento è stato del 168%. Questi due eventi piovosi spiccano per importanza proprio perché hanno generato due importanti piene dell’Arno, che a Pisa si collocano tra le più rilevanti dal 1966. Il consorzio Lamma, inoltre, mette in evidenza che il vero dato anomalo è stato il verificarsi di due piene storiche nel giro di soli 10 giorni, e per di più in un periodo che dovrebbe essere tra i meno piovosi dell’anno. Secondo quanto comunicato dal Comune di Pisa, il picco che ha raggiunto l’Arno in piena, a Pisa, l’11 Febbraio scorso, è addirittura il livello più alto mai raggiunto negli ultimi 22 anni.
Gennaio 2014: il più piovoso dal 1920 – La Toscana settentrionale ha visto un record nel primo mese dell’anno 2014: è stato infatti registrato il mese più piovoso dal 1920. Impressionanti alcuni dati mensili acquisiti da alcuni pluviometri disposti sul territorio regionale. Sulle Apuane (Orto di Donna), sono stati raggiunti i 1153 mm, e all’Abetone (Boscolungo) si sono toccati i 1009 mm. Sono stati battuti i record di pioggia del mese di Gennaio a Massa, Pisa, Livorno, Arezzo, Prato e Firenze. In generale, nei capoluoghi toscani, sono stati registrati valori di pioggia cumulata con un surplus medio del 220%. Tutto questo si è verificato in una regione dove il 98% del territorio è classificato a rischio idrogeologico. Questo ci ricorda, ancora una volta, quanto urgente sia investire nella prevenzione del rischio, soprattutto se si pensa che la Toscana, come sottolineato da Coldiretti, ha speso per le emergenze ambientali quasi un miliardo di euro, tra il 2001 ed il 2010.