Il vulcano Tungurahua, in Ecuador, si è reso protagonista di un nuovo e intenso episodio di attività eruttiva. Circa 48 ore fa è stato osservato un nuovo parossismo con una serie di potenti eplosioni, il cui pennacchio di cenere ha superato i 13 chilometri di altezza. L’esplosione ha inoltre causato una pesante caduta di tefrite e flussi piroclasici lungo i suoi ripidi versanti. Questa intensa attività è stata accompagnata da un rilascio significativo di materiale vulcanico, che nelle aree prospicenti alla montagna ha causato il buio totale. Il Tungurahua ha iniziato a mostrare segni di maggiore attività dalle prime ore di Giovedi scorso, con esplosioni di dimensioni moderate e significative emissioni di cenere. L’ultima fase eruttiva del Tungurahua si era verificata tra il 6 ottobre e il 13 Novembre 2013. Si trattava di esplosioni stromboliane accompagnate da forti boati e produzione di flussi piroclastici occasionali. Dal 13 Novembre l’attività si è ridotta, mostrando soltanto un debole degassamento, ma con evidenti segnali precursori di una nuova attività, confermata dall’esplosione del 1 Febbraio. L’attività non ha causato vittime.