Nel 2013 sono stati 2.211 i casi di morbillo segnalati in Italia, e 47 quelli di rosolia, in aumento rispetto agli anni passati. Sono alcuni dei dati che emergono dal bollettino per la sorveglianza di morbillo e rosolia redatto dal reparto di Epidemiologia delle malattie Infettive (Cnesps) dell’Istituto superiore di sanita’ (Iss), con il contributo del reparto di Malattie virali e vaccini attenuati dell’istituto. Dal 2013 il ministero dellaSalute ha istituito la sorveglianza su queste due malattie infettive, e da gennaio 2014 l’Iss ha iniziato a pubblicare i dati ogni mese. Nel primo bollettino si fa riferimento ai dati del 2013, da cui emerge che l’anno scorso sono stati segnalati 2.211 casi di morbillo (di cui il 53,2% confermati in laboratorio), con un’incidenza di 3,7 casi per 100mila abitanti. L’incidenza maggiore c’e’ stata nella Provincia autonoma di Bolzano, in Liguria e in Piemonte, con un’eta’ media di 23 anni, e l’86,7% delle volte si e’ trattato di persone non vaccinate. Per quanto riguarda la rosolia, anche se i dati non sono definitivi perche’ alcune regioni ancora non li hanno inseriti, nel 2013 sono stati segnalati 47 casi (di cui 10 confermati in laboratorio), con un’incidenza di 0,08 casi per 100mila abitanti, e un eta’ media di 12 anni. Il maggior numero di casi e’ stato osservato in Abruzzo e in Friuli-Venezia Giulia. In 23 casi (48,9%) si e’ trattato di persone non vaccinate. L’analisi dei casi di morbillo tra il 2010 e 2013 ha rivelato un picco epidemico nella primavera del 2011, e un aumento del numero di casi nel 2013, con un picco a giugno con circa 400 casi. Anche per la rosolia, nella primavera scorsa, e’ stato rilevato un aumento del numero dei casi. In Europa, tra il 1 novembre 2012 e il 31 ottobre 2013, sono stati segnalati 10.678 casi di morbillo, e i Paesi con il maggior numero di casi e le incidenze piu’ elevate sono stati Paesi Bassi, Regno Unito, Italia, Germania e Romania.