Neve e ancora neve, a metri nel Veneto, come in Friuli Venezia Giulia e in Trentino Alto Adige che stanno vivendo un inverno d’altri tempi, con nevicate continue, copiose, che fanno di questo 2014 la stagione piu’ bianca degli ultimi dieci anni. Pioggia battente invece in pianura e collina. Ma e’ un conto molto pesante quello che la montagna veneta sta pagando a causa del maltempo e della neve che ha messo al buio per quasi due giorni vari comuni cadorini del bellunese, problema risolto in quasi totalita’ solo oggi. Ma non e’ finita: all’orizzonte si prevedono frane e il pericolo valanghe ha raggiunto la quota massima di 5.
Pioggia e neve stanno sferzando da molte ore le tre regioni del nordest d’Italia, causando esondazioni di canali (soprattutto nella zona orientale veneta) a causa delle quali, ieri, e’ stato interrotto il traffico ferroviario fra San Stino di Livenza e Portogruaro, sulla linea Venezia-Trieste, e ripreso nella tarda mattinata di oggi. Restano invece interrotte, per le abbondanti nevicate avvenute in Austria e Slovenia, le due reti ferroviarie estere attraverso i valichi di Tarvisio (Udine) e Trieste-Villa Opicina, che non possono venire varcati dall’ Italia. Passi tutti chiusi in Alto Adige dove si e’ fermata anche la funicolare della Mendola, una della maggiori in Europa.
Chiusi nel bellunese il Passo di Cimabanche, mentre sono state riaperte le strade nel tratto Igne-Forno di Zoldo e Zoldo Alto-Passo Staulanza, e quella del collegamento con Zoppe’ di Cadore. A Venezia si e’ ripetuto, come da vari giorni, il fenomeno dell’acqua alta. Il problema piu’ grosso e’ stato il blackout che ha impegnato nel bellunese da due giorni centinaia di tecnici di Enel per ripristinare l’energia elettrica del tutto ormai ripristinata fatta eccezione per alcune seconde case peraltro non abitate. Adesso le priorita’ di intervento si concentrano nello sgombero dalla neve lungo i punti piu’ critici delle strade e nella pulizia dei tetti che, a causa del peso della neve, resa anche pesante dalla pioggia caduta nelle ultime ore, potrebbero creare problemi di natura statica. La prefettura di Belluno, ha fatto intervenire gia’ ieri l’Esercito con uomini e mezzi che si sono aggiunti a quelli della protezione civile e ai numerosi volontari che hanno, tra l’altro, accompagnato persone che necessitavano di terapie intensive dalle proprie abitazioni isolate fino alle ambulanze dirette poi all’ospedale. Cortina, svegliatasi sotto un cielo plumbeo, dopo una mattinata di pioggia e’ stata ammantata da un’abbondante caduta di neve, l’ennesima da giorni.