Alle Scotte di Siena opera il centro di riferimento regionale per la diagnosi e la cura del retinoblastoma e di altri tumori intraoculari. «Il passaggio successivo sarebbe adesso quello della sperimentazione su casi reali. Per quanto riguarda il nostro gruppo di ricerca, siamo pronti a collaborare con qualsiasi clinico o gruppo di clinici dell’Aous che veda in questo tipo di approccio la possibilità di una vera e propria innovazione nella terapia del cancro», conclude Mastrangelo.
Vitamina C per combattere la leucemia. Lo stesso gruppo di ricercatori aveva dimostrato l’efficacia in vitro delle alte dosi di vitamina C contro cellule di linea continua derivate dalla leucemia promielocitica acuta. Una malattia, questa, efficacemente trattata con l’Arsenico Triossido, sostanza non priva di tossicità. La ricerca dimostra che la vitamina C ad alte dosi è significativamente più efficace dell’Arsenico Triossido nel distruggere le cellule tumorali in vitro».
Vitamina C nella cura del retinoblatoma. Sempre lo stesso gruppo di ricercatori ha messo in evidenza l’efficacia in vitro della Vitamina C su cellule di linea continua derivate dal retinoblastoma, tumore degli occhi che colpisce i bambini da zero a tre anni. Anche in questo caso è stato dimostrato in maniera inequivocabile che l’acido ascorbico è in grado di distruggere, a dosi elevate, le cellule di retinoblastoma. Una scoperta, se convalidata da studi clinici, che può rappresentare una vera e propria rivoluzione nell’ambito della terapia del retinoblastoma.